STORIA – L’obiettivo, imposto dall’Europa, è ridurre il lag che raffredda gli investitori esteri.
A Roma
L’Europa ha posto una condizione sine qua non per sbloccare 191 miliardi di euro di aiuti all’Italia. Chiedere a Roma di attuare riforme concrete della sua giustizia civile e penale, la cui durata è una delle più lunghe d’Europa, punisce parti in causa e vittime e scoraggia gli investitori stranieri.
L’Italia è stata addirittura condannata più di 1.200 volte dalla Corte di giustizia europea per “Un esperimento la cui durata è oltre il ragionevole», Contro 284 volte per la Francia. Riforme decisive dunque, anche a sostegno della ripresa economica. Si tratta del primo progetto coordinato dal ministro della Giustizia di recente adozione, Marta Cartabia, che punta a definire i principi di un disegno di legge di maggior successo.
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L’obiettivo fissato dall’UE è ridurre i tempi dei processi civili del 40% in cinque anni e quelli dei processi penali del 25%. “Questo obiettivo di avere un’effettiva equità, in termini di qualità e durata della valutazione, richiede di rivisitare …
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