L’Europa ha parlato e non ha mosso un dito, criticando l’Italia. Ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’aumento della migrazione

Martedì il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza a causa del crescente numero di migranti che nelle ultime settimane hanno navigato verso il paese attraverso il Mar Mediterraneo dall’Africa. Durerà sei mesi e il governo stanzierà cinque milioni di euro (circa 120 milioni di corone) per le misure ad esso collegate nella prima fase. Lo riferiscono i media locali. Quest’anno l’Italia ha registrato un afflusso di migranti più di quattro volte superiore rispetto allo scorso anno, con più di 3.000 arrivi nel Paese solo negli ultimi tre giorni.

Secondo l’agenzia ANSA, le misure di emergenza faciliteranno, tra l’altro, la creazione di nuovi centri di accoglienza per i profughi, ma consentiranno anche di rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio di coloro che non hanno il diritto di soggiornare in Italia.

“Parliamo di una situazione straordinaria, le isole italiane non possono reggere da sole la marea”, ha detto il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, che è stato governatore della Sicilia per cinque anni fino allo scorso ottobre. È quest’ultimo che sta affrontando la più grande ondata migratoria. “Ma parliamoci chiaro, l’emergenza non risolverà il problema, serve un approccio pieno e responsabile da parte dell’Unione Europea”, ha aggiunto Musumeci.

Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiesto a Bruxelles di aiutare l’Italia. “L’Europa deve svegliarsi e intervenire. Parlano da anni ma non hanno mosso un dito”, ha detto Salvini, leader di uno dei due partiti di estrema destra nella coalizione di governo italiana.

Vincent Ramsey

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