L’economia italiana crescerà del 6,3% nel 2021, tre decimi al di sopra delle previsioni del Governo, come pubblicato oggi dall’Istituto Italiano di Statistica (Istat), che ritiene che la domanda interna (consumi e investimenti) contribuirà a trainare una crescita del 6% ed esterna ( esportazioni e importazioni) dello 0,3%.
La cifra è stata celebrata dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che ha insistito sul fatto che il prodotto interno lordo (PIL) potrebbe crescere anche “di qualche decimo in più” se la fiducia delle famiglie e i consumi continuassero a migliorare nel resto di dicembre, mentre il governo rimescola .
Per il 2022 l’Istat prevede una crescita economica del 4,7%, gli stessi dati mantenuti dal Dirigente Mario Draghi, e in questo caso la domanda interna avrà un’incidenza del 4,4% e quella esterna dello 0,3%.
Quanto al tasso di disoccupazione, sarà del 9,6% nel 2021 e del 9,3% nel 2022, secondo l’agenzia italiana, valori simili a quelli del governo, che puntano rispettivamente al 9,6% e al 9,1%.
L’Istat, infine, ha evidenziato che gli incrementi dei prezzi, derivanti tra l’altro dalla “ripresa della domanda”, e dalla “notevole crescita dei prezzi del petrolio e delle materie prime agricole”, sono attesi almeno fino all’ultimo minuto. semestre 2022.
Ha aggiunto che il deflatore del PIL dovrebbe aumentare all’1,2% nel 2021 e all’1,9% nel 2022, mentre il governo ha calcolato che salirà rispettivamente all’1,5% e all’1,6%.
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