Le foto dell’app Google Maps hanno aiutato a catturare un mafioso italiano evaso da una prigione romana nel 2002 e nascosto dalla Spagna in Spagna. Lo hanno riferito i media italiani e spagnoli mercoledì. Gioacchino Gamino, 61 anni, è stato arrestato lo scorso dicembre per una sua foto di Street View davanti al suo negozio di frutta e verdura.
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“Come mi hai trovato? Sono dieci anni che non chiamo la mia famiglia”, ha detto Gammino alla polizia italiana e spagnola a Galapagar, vicino a Madrid.
Il giudice italiano ha emesso la sentenza in uno dei più grandi tribunali mafiosi. 70 persone andranno in prigione
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Sebbene la sua faccia fosse sfocata su un’immagine di un’app di mappe, gli investigatori italiani hanno trovato il profilo Facebook di un ristorante specializzato in siciliano, secondo il negozio di fronte a lui. C’è anche una foto del suo chef Manuel, in cui gli investigatori di Palermo, in Sicilia, hanno identificato Gammin con certezza dalle cicatrici sul suo volto.
Gamino, condannato all’ergastolo anni fa all’ergastolo, fece notizia nel giugno 2002, quando evase dal carcere di Rebibbia di Roma. Viene aiutato da un film in carcere e dai compagni di prigionia, che provoca confusione durante le visite dei suoi parenti. Gamino è quindi intervenuto ed è scomparso.
La mafia italiana detenuta è soprannominata la spagnola perché è fuggita per la prima volta in Spagna negli anni ’90. Fu arrestato a Barcellona in quel momento e consegnato a un tribunale italiano nel 1999.
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