Attualmente l’Italia ha adottato due regolamenti a sostegno della vendita della rete telefonica fissa di Telecom Italia (TIM) agli investitori americani.
Fonte: Indice
In questo modo, ha dimostrato come intende mantenere una partecipazione di minoranza nelle infrastrutture chiave.
Il governo ha formalizzato l’obbligo sulla base di un memorandum d’intesa firmato il 10 agosto dal Ministero delle Finanze con il fondo di investimento americano KKR.
In una nota, il Ministero italiano e KKR hanno dettagliato l’acquisto e la vendita della società di TIM, NetCo, il cui portafoglio di proprietà comprende la rete di telefonia fissa e la divisione di gestione dei cavi sottomarini di Sparkl. La Roma ha dato la benedizione politica all’offerta di KKR tramite decreto, ma la transazione deve ancora essere approvata dal colosso francese dei media Vivendi, il principale azionista, con una quota del 24%, ha riferito Index.
Finora la Francia ha chiesto più soldi, ha scritto Index. Il fondo americano ha offerto circa 23 miliardi di euro per il debito di Netko e una serie di altre voci, aprendo la strada al governo italiano per seguire l’offerta acquistando una quota del 20% nelle principali infrastrutture di telecomunicazioni.
“Abbiamo intrapreso azioni concrete per difendere gli interessi nazionali”
La normativa consentirà al Ministero delle Finanze italiano di acquistare una quota di minoranza in Netko, del valore “fino a 2,2 miliardi di euro”, e di stabilire partenariati con fondi americani e investitori nazionali, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Le azioni saranno acquistate anche dal fondo infrastrutturale italiano F2I, che aumenterebbe la partecipazione degli investitori italiani nella rete al 30-35%, e il Ministro Giorgetti ha affermato che anche la banca d’investimento statale Casa Depositi e Prestiti (CDP) potrebbe investire. presso l’azienda.
“Il governo ha adottato misure concrete per difendere gli interessi nazionali e dei lavoratori”, ha affermato il primo ministro Djordja Meloni in una nota.
Sono necessari investimenti per sostituire i cavi in rame con cavi ottici
“Il governo vuole riprendere il controllo su alcune opzioni strategiche nel settore delle infrastrutture che consideriamo strategico”, ha aggiunto Giorgetti. Roma finanzierà l’investimento emettendo titoli di Stato, spiega la fonte.
L’acquisto di azioni della rete sostituirà altre operazioni finanziarie già incluse nelle ultime stime finanziarie dello Stato e non inciderà sulla quota del debito nel PIL, ha aggiunto la fonte. La rete fissa di Telecom Italia è la spina dorsale dell’infrastruttura delle telecomunicazioni italiane e il governo cerca da anni di attirare investimenti che consentano la sostituzione dei cavi in rame con cavi in fibra ottica.
Telecom Italia è stata costretta a vendere asset chiave per ridurre il debito e ridurre la propria forza lavoro, e la mossa segna un precedente tra i monopoli statali delle telecomunicazioni nei paesi sviluppati in Europa, ha osservato Reuters.
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