La mossa era intesa come risposta alle sanzioni imposte dall’Unione Europea dopo l’invasione russa dell’Ucraina. L’incertezza incombe anche sul programma ExoMars dell’Agenzia spaziale europea e sul previsto lancio di diversi satelliti britannici su razzi russi.
“In risposta alle sanzioni dell’UE contro la nostra azienda, Roscosmos [l’agence spatiale russe] sospendere la cooperazione con i partner europei per l’organizzazione del lancio spaziale dalla base di Kourou e ritirare il suo staff tecnico [87 personnes]compreso il team di lancio, dalla Guyana”, annunciato il 26 febbraio sull’account Telegram di Dmitry Rogozin, direttore di Roscosmos ed ex rappresentante permanente della Russia presso la NATO. Informazioni riportate specialmente dal quotidiano russo Izvestia.
“Il lancio del razzo Soyuz con la fregate-MT di punta e due satelliti di navigazione europei Galileo è in preparazione al cosmodromo per il 6 aprile”, ha detto il giornale. Nelle parole di Roscosmos, “situazione al prossimo lancio incerta”.
quotidiano russo Komsomolskaja Verità
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