Uno dei modi migliori per rafforzare la democrazia è proteggerla e continuare a costruirla attraverso la partecipazione collettiva quotidiana. In questo caso, la Casa Nazionale del Bicentenario offrirà una serie di film gratuiti.
Film documentari che possono essere goduti Le domeniche di ottobre (tranne il 22) alle 19, presso la sede della Casa Nazionale del Bicentenario (Riobamba 985, CABA), proposto per riflettere la necessità di uno Stato forte e presente che protegga il benessere e la libertà del suo popolo, sia in Argentina che in altri paesi dell’America Latina. In totale saranno quattro i film documentari prodotti in Indonesia, che racconteranno storie di crimini e momenti bui che violano, direttamente o indirettamente, la democrazia.
All’evento parteciperà il regista.
PROGRAMMAZIONE
Domenica 1 alle 19:00.
Saremo milioni. Bolivia, Evo e il potere di una nazione (2022) 90 minuti.
Direttori: Diego Briata e Santiago Vivacqua
Sceneggiatura: Paolo Soria
Produttore: María Eugenia Ferrer
Musiche originali: Gustavo Santaolalla, León Gieco e Miss Bolivia
Testi musicali originali: Evo Morales
Questo film racconta un momento storico unico in America Latina, dove un leader indigeno diventa presidente per ristabilire la Bolivia. Il suo nome era Evo Morales Ayma, figlio di un contadino nato in povertà negli altopiani boliviani e per tutta la vita dovette affrontare forze che avevano saccheggiato e dominato il suo paese per secoli. Nel 2019, dopo la sua quarta vittoria elettorale, un colpo di stato ha infranto le speranze di un processo di cambiamento. Dall’esilio, Evo ha combattuto a fianco del popolo boliviano per ripristinare la democrazia, la sovranità e affinché la wiphala (la bandiera dei popoli indigeni) tornasse a sventolare sulla sua terra natale.
Intervistati: Evo Morales Ayma, Álvaro García Linera, Gabriela Montaño, Adriana Salvatierra. Ramiro García, Segundina Orellana, Margarita Terán González, Luis Arce Catacora Intervista speciale presidenziale 2020
Domenica 8 alle 19.00.
Idromassaggio 2001 (2022) 121 minuti.
Regia: Juan Pollio
Sceneggiatura: Federico Arzeno e Juan Pollio
Fotografia: Sergio Claudio
Edizione: Lucila Kesselman e Emiliano Serra
Produttore esecutivo: Nicolás Martínez Zemborain
Il 20 dicembre 2001, durante le manifestazioni di mobilitazione sociale nella Capitale Federale della Repubblica Argentina contro lo stato d’assedio e la crisi socioeconomica, cinque persone furono uccise e centinaia ferite a causa della repressione della polizia. Nel corso del processo giudiziario che processò alcuni degli autori politici e materiali del delitto, il fisico Rodolfo Pregliasco fu chiamato a effettuare ricostruzioni con immagini provenienti da varie fonti che contribuirono al caso: foto di cronisti e video delle telecamere di sicurezza della Polizia Federale. , televisione. segnali e documentaristi: le circostanze in cui è avvenuto ciascun crimine. Ispirandosi al racconto di Edgar Allan Poe “A Descent into the Maelström”, Pregliasco ha creato il panopticon, un programma che organizza spazialmente e temporalmente il caos di immagini prodotte durante la giornata. Il Panopticon permette di posizionare vittime e testimoni durante il processo, di collegare ordini di polizia trasmessi via radio e ordini ancora latenti per ricostruire il giorno più sanguinoso della repressione poliziesca contro la democrazia argentina e anche una giornata di festa.
Domenica 15 alle 19.00.
Sebastián Moro, il pedone (2023) 95 minuti.
Regia: Maria Laura Cali
Sceneggiatura: María Laura Cali, Marcelo Schapces
Musica: Cergio Prudencio
Fotografia: Sergio Bastani, Libio Pensaballe
Compagnia: coproduzione Argentina-Bolivia; Barakacine, Casa di produzione di Buda, Fondazione del gruppo Ukamau
Nei giorni del colpo di stato in Bolivia del novembre 2019, il giornalista argentino Sebastián Moro morì in circostanze poco chiare, la voce e le parole stesse di Sebastián ricostruiscono il suo viaggio da Mendoza a La Paz e spiegano le ragioni della sua morte.
Domenica 29 alle 19.00.
In incarico: Montagna di Ferro (2022) 68 minuti.
Regia: Jorge Gaggero
Sceneggiatura: Carlos Castro
Cast: Cecilia Roth
Questo documentario mostra la storia nascosta dietro l’incendio deliberato di Iron Mountain, nel quartiere Barracas di Buenos Aires, il 5 febbraio 2014, quando il muro di un magazzino aziendale dedicato all’archiviazione di documenti crollò, schiacciando vigili del fuoco e soccorritori. , provocando la morte di sei vigili del fuoco della polizia, due vigili del fuoco volontari e due agenti della Protezione civile. Il film denuncia che la stessa compagnia ha avuto incidenti negli Stati Uniti, Inghilterra, Italia e Canada, dove è stata dimostrata un’azione deliberata. Allo stesso modo, il rapporto degli esperti ha concluso che l’incendio di Barracas, che ha causato la morte di dieci persone e ha distrutto informazioni sensibili di banche e società finanziarie ufficialmente sospettate di riciclaggio di denaro, è stato un atto intenzionale. Nel 2015, il sistema giudiziario argentino ha stabilito che esisteva un complotto per bruciare l’intera scorta e incoraggiare la scomparsa di documenti sensibili. La manovra mira a eliminare le prove di riciclaggio di denaro. L’Iron Mountain Council e i suoi nomi sospetti sono strettamente legati alla politica.
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