MADRID, 20 luglio (EUROPA PRESS) –
La possibilità che Mario Draghi continui a guidare il governo italiano ha allentato la pressione sul debito transalpino, consentendo ai rendimenti richiesti sui titoli decennali italiani di scendere al minimo di una settimana.
L’interesse sui titoli decennali italiani è sceso mercoledì al 3,269%, il rendimento più basso da giovedì scorso, dopo aver superato oggi il 3,5% a fronte di una crisi politica aperta nel governo e che ha portato Mario Draghi a rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio.
In questo modo il premio di rischio offerto agli investitori dai titoli decennale italiani rispetto al ‘bund’ tedesco si è ridotto a oltre 200 punti base, dopo aver toccato quota 230 alla fine della scorsa settimana.
Il primo ministro italiano Mario Draghi, che ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana in seguito all’assenza del Movimento 5 Stelle in una votazione su questioni di fiducia al Senato, mercoledì ha indicato che è disposto a rimanere in carica se la questione sarà risolta, una controversia all’interno della coalizione di governo.
“Serve un governo fermo e coeso. L’Italia ha bisogno di un patto di sviluppo reale e genuino”, ha affermato Draghi, chiedendo al Parlamento “sostegno” dell’Esecutivo e “rispetto reciproco” dei ruoli. “L’Italia non ha bisogno di una sfumatura di fiducia che svanisce quando c’è un’azione prematura”, ha spiegato.
Oltre a una possibile soluzione alla crisi politica in Italia, l’allentamento della pressione sul debito italiano è dovuto anche alle aspettative riguardo alla riunione della Banca centrale europea (BCE) di giovedì, dove l’entità terrà il suo primo incontro. aumenti dei tassi dal 2011 e potrebbe offrire dettagli sui suoi nuovi strumenti per combattere la frammentazione dei mercati del debito.
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