Italia: l’estrema destra prepara champagne

La campagna elettorale italiana avanza per definizione di alleanze e coalizioni. La principale incognita da considerare è la spaccatura tra il principale partito di centrosinistra, Partito Democrático, e il Movimento 5 Stelle, guidato dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La possibilità di formare un nuovo asse progressivo scompare completamente dopo il “no” del PD. Così, la seconda parte italiana aveva cercato – e trovato – un patto con un centro liberale Carlo Calendà (Azione), ex amante Matteo Renzi. Inoltre, sembra molto probabile che il parlamento se ne vada, rappresentato da Liberi e Ugualiunisciti a questo nuovo poster elettorale.

Questo accordo ignora Movimento a 5 stelle che si presenterà, per questa campagna, come “il terzo polo del concorso e l’unico veramente progressista”. Permangono dubbi sui due politici più controversi: il primo, Matteo Renziprincipale Re assassino politica italiana. L’ex segretario del Partito Democratico può sostenere un’elezione unica, nonostante il bilanciamento della soglia elettorale volatile, fissata al 3%. Secondo, Luigi Di Maiol’incarnazione del trasformismo parte del Movimento 5 Stelle Dopo aver tagliato la corda con Giuseppe ConteDi Maio ha operato una scissione per partorire”Inizia per il futuro“, trovando supporto organizzativo da Bruno Tabacciil primo uomo e leader repubblicano Centro Democrazia.

Questo scenario segna il ritorno del tripolarismo, manifestatosi per la prima volta nel 2013 dopo il grande successo del Movimento 5 Stelle.I partiti centrali liberali, più a destra che a sinistra, potrebbero essere ancora una volta attori chiave nel determinare maggioranza parlamentare.

Oggi, le forze della storia proprio (Forza Italia de BerlusconiLega Salvini e Fratelli d’Italia da melone) presentato in modo compatto prima delle nomine elettorali del 25 settembre. Inoltre, è stato raggiunto un accordo per determinare chi sarà il prossimo presidente del Consiglio: lo deciderà il partito che ottiene più voti.

Questo accordo innesca un’opportunità già molto alta per Giorgia Meloni ad occupare la sede più importante di Palazzo Chigi. Meloni, la “figlia” di Movimento Sociale Italianoerede del partito fascista, prepara con un comunicato ufficiale un evento storico, esaltando l’atlantismo e sottolineando l’importanza che l’Italia ha – e deve difendere – sulla scena mondiale.

Lo scenario politico, attualmente, vede una possibile diminuzione del numero delle sinistre nei futuri archi parlamentari. Nelle ultime elezioni, manifesto elettorale Liberi e Uguali ha superato, di pochi decimi, la soglia elettorale, guadagnando una ventina di seggi.

Dopo la riduzione del numero dei parlamentari (da 915 a 600), la lotta per trattenere i delegati è ancora più difficile di quattro anni fa. Anche per questo il Movimento 5 Stelle cercando un buco nello spazio lasciato dal PD – che ha sostenuto il centrismo – e per i partiti di minoranza di sinistra.

Le alternative socialdemocratiche, almeno in termini narrativi, si possono trovare in il partito guidato da Conte. Dopo la partenza di Di Maio e di molti storici, il presidente del Consiglio che ha dovuto guidare l’Italia dopo i mesi più duri della pandemia ha cercato di rivolgersi alle riforme sociali, caldeggiando l’introduzione dei salari minimi, l’ambiente, le politiche a favore dei giovani e la lotta contro povertà.

Scorri verso il centro, accordo raggiunto all’estremo accedere Enrico Letta (PD) e Carlo Calendarioa (Azione) dà seguito alla cosiddetta “Agenda Draghi”. È facile vedere come portare avanti l’obiettivo del numero uno dell’ex Banca Centrale Europea di non andare in una direzione progressiva e di ridurre le disuguaglianze.

Infine, dal blocco a destra la ricetta è come al solito: sgravi fiscali (Salvini e la sua stazza, tasse fisse), aumenti delle pensioni (un classico del patriarca Silvio Berlusconi) e una decisa lotta all’immigrazione, anche attraverso il blocco marittimo (Giorgia Meloni, forse la prima donna ministro della storia italiana) .

Tenendo conto dell’anemia della sinistra italiana e dopo la decisione Partito Democratico per abbracciare il centrodestra liberale (cioè la destra con toni leggermente progressisti in tema di diritti civili), ci sarà spazio per nuovi soggetti politici o, comunque, per una profonda riflessione interna sullo spazio progressista dell’Italia, sempre più marginale e che, in una certa misura, , , si aliena dal conflitto per mantenere la purezza dell’ideale. Tutto questo, mentre ultra-conservatore e nostalgico mettono lo champagne in frigoquindi è molto fresco per la notte delle elezioni del 25 settembre.

Daniel Jensen

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