MADRID, 7 novembre (EUROPA PRESS) –
La Procura di Roma ha aperto lunedì un’indagine sugli attivisti ambientali che venerdì hanno lanciato zuppa di verdure nel dipinto di Vincent Van Gogh “Il seminatore”, che è in mostra in una mostra dedicata ai pittori olandesi al Palazzo Bonaparte a Roma.
“Sono stati aperti fascicoli investigativi sulla base del rapporto della polizia. I crimini (…) riguardano il danneggiamento, la distruzione e l’uso improprio di beni culturali o paesaggistici”, hanno affermato i pubblici ministeri, secondo le informazioni dell’agenzia di stampa Askanews. .
Il reato può comportare una condanna da due a cinque anni di reclusione, come sottolinea il codice penale italiano, anche se gli attivisti insistono sul fatto che il dipinto non è danneggiato perché ha vetri protettivi.
I tre attivisti del gruppo Last Generation hanno ribadito che la loro intenzione non era quella di distruggere l’opera, ma di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica per denunciare l’andamento del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Inoltre, difendono che non si tratta di puro vandalismo.
Dopo aver lanciato la zuppa, gli attivisti si sono appoggiati al muro e hanno gridato slogan contro l’uso dei combustibili fossili. Nelle ultime settimane ci sono stati diversi episodi simili di attivisti di gruppi come Just Stop Oil che hanno spruzzato vernice, versato ketchup e persino provato ad incollare la testa su dipinti come “I girasoli”, sempre di Van Gogh. , o “La ragazza con l’orecchino di perla”, tra gli altri di Johannes Vermeer.
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