Italia e Ungheria rafforzano la cooperazione militare

Secondo una nota del ministero della Difesa italiano, diffusa questo lunedì dal sito digitale Difesa & Sicurezza, nel corso di un incontro presieduto dal direttore nazionale degli armamenti del Paese, generale Luciano Portolano, e dal suo omologo ungherese Laszlo Button, sono stati valutati i progetti per la sviluppo della cooperazione militare.

Portolano, che ricopre anche l’incarico di Segretario Generale della Difesa dell’Italia, ha trasmesso l’importanza di rafforzare le relazioni tra i due Paesi in campo militare, visto l’attuale momento sociopolitico internazionale, caratterizzato da complessi scenari regionali e profondi cambiamenti geopolitici nel mondo.

Nel frattempo, Kunci ha fatto riferimento all’interesse del suo Paese ad approfondire la cooperazione con l’Italia, per l’attuazione di un piano strategico volto alla modernizzazione e all’espansione della produzione di armi, secondo i termini dell’accordo intergovernativo firmato a Budapest il 28 febbraio 2013.

I colloqui si sono concentrati sugli elicotteri d’attacco, con particolare interesse da parte dei magiari per il nuovo AW-249-NEES, per ricognizione e scorta, con particolare attenzione allo sviluppo di Unmanned Aerial Systems, nonché mezzi per simili deterrenza, rilevamento, identificazione e neutralizzazione.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, durante la LIX Security Conference di Monaco, culminata questa domenica in Germania, ha chiesto di aumentare la spesa per la difesa in Europa, per aumentare la capacità di affrontare le crisi regionali

Tajani ha sottolineato al forum che “la sicurezza europea è necessaria se vogliamo diventare più forti all’interno dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO)”.

“Dobbiamo investire di più nella difesa dell’Europa se vogliamo proteggere noi stessi”, ha detto il ministro, che in una recente intervista ha alluso al fatto che il continente deve aumentare il suo potenziale militare per controbilanciare l’egemonia Usa come leader della Nato.

Il 26 gennaio il capo della diplomazia italiana ha ammesso in una dichiarazione al quotidiano La Stampa che “l’Europa non ha una vera politica estera o di difesa. Inseguiamo sempre gli americani.

jf/ort

Daniel Jensen

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