A seguito della richiesta della Procura di Padova di modificare 33 atti di nascita firmati dal sindaco dal 2017, un tribunale si pronuncerà sulla richiesta entro la fine dell’anno. Il governo sostiene logicamente la decisione di Valeria Sanzari. In effetti, ciò è avvenuto sulla base delle istruzioni impartite dal capo del governo italiano.
Lo scorso marzo il Viminale aveva chiesto al sindaco di centrosinistra di Milano Beppe Sala di sospendere la registrazione dei figli di coppie omosessuali nati attraverso servizi di maternità surrogata all’estero, vietati in Italia, o attraverso la procreazione medicalmente assistita. Il governo gli ha spiegato in una lettera che la decisione spetta ai tribunali. Citando una decisione della Corte Suprema italiana, la prefettura di Milano ha sostenuto che i genitori possono ottenere il riconoscimento giuridico solo se c’è l’approvazione esplicita dell’adozione da parte del tribunale.
Questa richiesta è molto preoccupante per le associazioni LGBT+ in Italia e anche in Europa. A marzo il Parlamento europeo ha condannato questa direttiva, che farebbe perdere molti diritti alle madri (andare a prendere il figlio a scuola, in caso di morte del partner, ecc.) e avvierebbe lunghe e costose procedure di adozione. .
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