La Corte Suprema italiana ha confermato una pena detentiva di nove anni per il calciatore brasiliano Robinho per il suo coinvolgimento nello stupro di gruppo di una donna nel 2013. L’ex attaccante, condannato cinque anni fa, si è dichiarato innocente e ha presentato ricorso. La Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza dello scorso anno. L’attuale decisione è irreversibile e non può essere impugnata. L’Italia può chiedere l’estradizione di Robinho, ma il Brasile non estrada i suoi cittadini.
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Il 37enne Robinho, noto per i suoi trucchi tecnici con la palla, ha giocato nella competizione europea d’élite per Real Madrid, Manchester City e AC Milan. Era anche il giocatore più costoso del campionato inglese quando i Citizens lo pagarono più di 40 milioni di euro. È due volte campione di Spagna e campione d’Italia.
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L’aggressore è stato condannato nel 2017 per aver violentato una ragazza albanese di ventidue anni insieme ad altri cinque uomini in una discoteca nove anni fa mentre lavorava a Milano.
Anche un suo amico è stato condannato a nove anni di reclusione e insieme alle vittime deve pagare un risarcimento di 60.000 euro (1,6 milioni di corone). Il processo degli altri quattro uomini è stato aggiornato.
Il 100 volte nazionale brasiliano Robinho ha firmato per il Santos mesi prima della decisione della corte d’appello nel 2020, momento in cui avrebbe dovuto iniziare il suo quarto stint. Sotto la pressione di uno degli sponsor a causa del procedimento penale in corso in Italia, il club ha rescisso dopo una settimana il contratto con l’ex giocatore del Manchester City e del Real Madrid.
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