Un anno controverso, messo in discussione dal Vaticano, il disegno di legge contro l’omofobia, mercoledì è stato bloccato dal Senato.
La legge “Zan”, intitolata al legislatore Alessandro Zan, del Partito Democratico (PD) suscita da anni il dibattito in Italia. La legge, che mira a punire atti di discriminazione e incitamento alla violenza contro gay, lesbiche, transgender e persone con disabilità, è stata bloccata dal Senato mercoledì 27 ottobre. A scrutinio segreto, la Camera alta è stata impedita con 154 voti contrari alle ultime 131 adozioni da parte del Parlamento. Approvato il 4 novembre 2020 dalla Camera dei Deputati, il disegno di legge ha una dura direzione al Senato.
Tre articoli in particolare sono contestati dai partiti di estrema destra: su identità, pluralismo di idee e una giornata contro l’omofobia da celebrare nelle scuole, che spaventa i critici della diffusione della propaganda omosessuale nelle scuole. .
Il Vaticano respinge questa legge contro l’omofobia
Anche con veemenza contraria, il Vaticano ha chiesto formalmente al governo di modificare il testo in quanto violerebbe il Concordato, un trattato bilaterale tra l’Italia e la Santa Sede.
Il premier Mario Draghi ha reagito dicendo che l’Italia lo è “Stato laico, non stato settario”, così che “Libero” per legiferare in materia.
Secondo le norme parlamentari italiane, un disegno di legge riscritto non può essere presentato al Senato per sei mesi.
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