Il primo ministro italiano Meloni esita a sostenere von der Leyen iRADIO

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni non ha ancora deciso se il suo partito voterà al Parlamento europeo per il mandato di Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea. Lo scrive il quotidiano La Stampa. Il partito Fratelli d’Italia (FdI) della Meloni conta 24 deputati ed è quindi tra le delegazioni di partito più forti al Parlamento europeo. Nella fazione dei Conservatori e Riformisti europei (ECR), dove si trova la FdI, von der Leyen sarà sostenuta dall’ODS e dalla Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA).




Roma

Condividi su Facebook




Condividi su Twitter


Condividi su LinkedIn


Stampa



Copia l’indirizzo URL




Indirizzo abbreviato





Vicino




Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al vertice del G7 in Italia | Foto: Guglielmo Mangiapane | Fonte: Reuters

Meloniová era titubante nel sostenere un secondo mandato a capo della Commissione europea. Il primo ministro italiano ha apertamente criticato il modo in cui i rappresentanti populisti, socialdemocratici e liberali hanno raggiunto un accordo su chi ricoprirà la carica più alta dell’Unione europea nei prossimi cinque anni.

Anche la coalizione di governo italiana non è unita nella sua posizione su un secondo mandato per von der Leyen. Il partito Up Italy del ministro degli Esteri Antonio Tajani si trova nella fazione populista del PPE e sosterrà il presidente della commissione, la Lega del vice primo ministro Matteo Salvini è nella fazione dei Patrioti per l’Europa e voterà contro.


È venuto, ha visto e ha vinto. L’influenza della Meloniová nell’Unione Europea aumenterà, ma avrà ancora due facce, ha detto l’esperta

Leggi l’articolo


Il vice capo dell’ECR Nicola Procaccini della FdI ha dichiarato questa settimana che “non ci sono le condizioni possibili” affinché l’intera fazione possa sostenere von der Leyen. Tuttavia, secondo lui, all’interno del gruppo esiste libertà di scelta. Procaccini ha sottolineato che diversi delegati dei partiti appoggeranno il mandato dei due attuali presidenti della Commissione. Secondo il quotidiano La Stampa, i deputati dell’ODS e della N-VA alzeranno la mano per lui.

Una fonte anonima vicina all’ODS ha affermato che il sostegno a von der Leyen è ancora oggetto di intense discussioni. Martedì mattina il nuovo presidente della Commissione avrebbe dovuto incontrare i rappresentanti del gruppo ECR, ma con loro non ha ancora parlato.

Cercando di trovare un suono

A differenza dei Patrioti per l’Europa, l’ECR non è in isolamento politico e la fazione deve conquistare due posti di vicepresidente del Parlamento europeo. Il partito del primo ministro italiano è interessato a uno di loro.




04:51


Affinché von der Leyen possa mantenere il suo posto, dovrà negoziare molto duramente, ha detto Jourová

Leggi l’articolo


All’ECR dovrebbero essere conferiti anche poteri presidenziali nelle commissioni petizioni, bilancio e agricoltura. Il belga Johan Van Overtveldt dovrebbe restare presidente della commissione bilancio, i polacchi del partito Diritto e Giustizia dovrebbero presiedere la commissione per le petizioni e l’ODS la presidenza della commissione agricoltura. Secondo fonti vicine all’ODS, le trattative per il presidente o il presidente della commissione agricoltura sono ancora in corso e non è stata presa alcuna decisione definitiva.

Giovedì i membri del Parlamento europeo voteranno se Ursula von der Leyen tornerà alla guida della Commissione europea. Sulla carta la von der Leyen gode del sostegno di circa 400 deputati dei popolari, dei socialdemocratici e dei liberali. Difficilmente però tutti i membri di questa fazione voteranno per lui a scrutinio segreto, e il presidente della Commissione europea sta cercando sostegno anche al di fuori dei tre club per ottenere i 361 voti necessari.

Meloni e von der Leyen hanno mantenuto buoni rapporti prima delle elezioni del Parlamento europeo. Tuttavia, il primo ministro italiano ha poi criticato l’attuale direzione dell’Unione europea ed è stato messo sotto pressione da gruppi di destra che lo hanno criticato per avere un rapporto troppo buono con il capo della Commissione.

Anche la Meloni si è sentita esclusa dalle trattative per ricoprire la prima posizione. Secondo la stampa, la Meloni si è astenuta dal voto sul secondo mandato di von der Leyen al vertice Ue che deciderà sulla divisione delle funzioni.

CTK

Condividi su Facebook




Condividi su Twitter


Condividi su LinkedIn


Stampa



Copia l’indirizzo URL




Indirizzo abbreviato





Vicino




Vincent Ramsey

"Zombie lover. Professional bacon fan. Infuriatingly humble thinker. Food aficionado. Twitter advocate."