Professore di sociologia all’Università di Groningen (Paesi Bassi), autore dell’articolo “Gossip” nel libro passione sociale (PUF, 2019, direttrice Gloria Origgi), spiega che il pettegolezzo incoraggia l’adesione alle norme di gruppo ed è un modo per sfogare le emozioni negative a livello individuale.
Che cosa sono esattamente i pettegolezzi? È un’attività gratuita?
Il pettegolezzo si distingue dalle altre forme di comunicazione informale per il suo contenuto: è una forma di valutazione, un giudizio (non sempre esplicito) espresso da un terzo assente. In altre parole, un pettegolezzo non si ripeterà se l’obiettivo è lì. Le decisioni prese possono essere negative e positive.
Il pettegolezzo ha diverse funzioni sociali. A livello individuale, è un modo per evacuare le emozioni negative, per dimostrare che si è ben informati e ben integrati in un collettivo, per ottenere informazioni rilevanti su un gruppo o per confrontare. Il pettegolezzo è anche una fonte di intrattenimento e un modo per creare legami.
A livello di gruppo, il pettegolezzo funge da sanzione sociale “soft”, ovvero incoraggia l’adesione alle norme del gruppo e fa sapere ai membri chi sta violando tali norme. Essere il bersaglio dei pettegolezzi ti rende un membro migliore della tua comunità.
Che ruolo giocano i pettegolezzi nel creare e mantenere le amicizie?
Amicizia e pettegolezzo sono strettamente legati: il pettegolezzo richiede intimità e segretezza, due aspetti dell’amicizia. Gli amici possono spettegolare l’uno dell’altro per vari motivi. Prendiamo l’esempio di qualcuno che ha una relazione da diversi anni e viene sorpreso a tradire il proprio partner. I pettegolezzi si diffondono velocemente perché le informazioni sono nuove e divertenti, ma anche perché gli amici cercano di dare un senso al comportamento e si chiedono se dovrebbero agire.
Il pettegolezzo è una forma di comunicazione spesso associata alle donne e spesso stigmatizzata. Quando e come è nata questa associazione?
In inglese il termine pettegolezzo [« commérage »] originariamente si riferiva a una parente della famiglia che era presente al parto con la madre: nell’Europa medievale, il parto era infatti un momento in cui le donne erano altamente socializzate e si tenevano conversazioni per fornire supporto morale e passare il tempo.. Condizione pettegolezzo quindi è stato a lungo neutro e ha una connotazione negativa solo dal 16e secolo.
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