Sabato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato la formazione del nuovo governo italiano alla leader del partito post-fascista Fratelli d’Italia (FdI) Giorgia Meloni. Il politico il cui partito ha vinto le elezioni di settembre ha accettato il mandato e, contrariamente alla consuetudine, ha presentato subito una lista di ministri. Il nuovo governo presterà giuramento sabato alle 10 CET, ha detto il capo dell’ufficio presidenziale, Ugo Zampetti. La Meloni sarà la prima donna a guidare un gabinetto italiano.
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Il presidente Mattarella ha salutato i rapidi progressi dei negoziati su un nuovo governo. “Non è passato neanche un mese dalle elezioni”, ha detto il capo dello Stato, secondo il quale l’Italia ha urgente bisogno di un governo con l’appoggio parlamentare.
La Farnesina sarà guidata dall’ex commissario europeo Antonio Tajani di Up Italy (FI), che diventerà anche vicepremier. La posizione chiave del ministro delle finanze sarà ricoperta dal rappresentante della Liga Giancarlo Giorgetti.
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Il leader della Lega Matteo Salvini diventerà vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Salvini inizialmente voleva per sé il Viminale, ma poi sarebbe stato amministrato dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi.
Il ministero della Difesa sarà ospitato dal fedele consigliere della Meloni e cofondatore di FdI, Guido Crosetto.
Il governo è formato da partiti del blocco di destra, che hanno una buona maggioranza in parlamento.
Il gabinetto è composto da 25 membri. Il nuovo governo si riunirà per la prima volta domenica alle 12:00 CET e, secondo la stampa, chiederà il voto di fiducia alla Camera e al Senato la prossima settimana.
Sei ministeri saranno guidati da donne, che i partiti di opposizione hanno criticato in futuro come troppo poche.
“Questo è il governo più di destra nella storia repubblicana”, ha affermato il Partito Democratico di centrosinistra, che probabilmente sarà la più forte forza di opposizione in parlamento.
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Giuseppe Conte, capo del Movimento Cinque Stelle, che il gabinetto non appoggerà, ha chiesto un atteggiamento intransigente nei confronti del nuovo governo.
Secondo i commentatori, l’orientamento di destra o di estrema destra del nuovo governo si riflette anche nel cambio di denominazione di diversi ministeri.
Così, il nuovo governo italiano avrà un Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare o un Ministero della Famiglia e della Fertilità, che sarà guidato dalla politica molto conservatrice Eugenia Roccellová.
Cinque ministeri
Giovedì i partiti orientati all’opposizione hanno chiesto alla Meloni di impedire al rappresentante di FI di diventare ministro degli Esteri a causa delle osservazioni del fondatore del partito ed ex primo ministro Silvio Berlusconi secondo cui avrebbe rinnovato i rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. Non è successo alla fine.
Berlusconi non ha avuto nemmeno il Ministero della Giustizia, che tanto desiderava. Alla fine sarà amministrato dal deputato di FdI ed ex procuratore di Venezia Carlo Nordio.
Il partito di Berlusconi avrà anche un Ministero dell’Ambiente e dell’Indipendenza Energetica, incaricato di ridurre la dipendenza dal gas russo.
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Secondo i media, l’ex primo ministro potrebbe essersi accontentato di cinque ministeri, il numero che chiedeva. La Lega avrà anche cinque ministeri. Il resto sarà riempito da rappresentanti di FdI o indipendenti.
Il primo politico straniero che ha potuto negoziare con Meloni è stato il presidente francese Emmanuel Macron. Domenica e lunedì sarà a Roma per partecipare a un incontro organizzato dall’organizzazione cattolica Sant’Egidio ea un’udienza con Papa Francesco.
Anche prima di nominare Meloni, Macron ha affermato che non era stato organizzato alcun incontro perché non voleva interferire nella gestione della politica italiana.
Poco dopo le elezioni, il ministro francese Laurence Boone ha affermato che Parigi avrebbe garantito il rispetto dei diritti in Italia, scatenando la rabbia tra i partiti di estrema destra italiani.
Nelle elezioni del mese scorso Fratelli d’Italia ha ottenuto il 26 per cento dei voti, seguito dal Partito Democratico (PD) di centrosinistra con il 19 per cento e dal terzo Movimento Cinque Stelle con il 15 per cento. Due degli alleati di Meloni, FI di centrodestra e Liga di destra dell’ex ministro dell’Interno Salvini, hanno ricevuto rispettivamente l’otto e il nove per cento.
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