E’ morto all’età di 81 anni l’uomo che ha cresciuto il Palermo e ne ha fatto una squadra competitiva in Serie A, Mauricio Zamparini.
La notizia rattrista molti tifosi del club italiano, in quanto il famoso uomo d’affari ha fatto molto per il Palermo e lo ha portato ai vertici del calcio italiano.
È stato “scalzo” in Sicilia dal 2002 al 2018.
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Si sa che ha il talento per vendere un giocatore, ma le cose vanno male. Il club ha avuto difficoltà finanziarie ed è fallito, mentre Zamparini ha avuto problemi anche con la legge.
È stato sospeso dal calcio a causa di azioni oscure con i trasferimenti di calciatori, in particolare a causa di proprietà di “terze parti”, quindi ha trascorso cinque mesi fuori dallo sport per cui era famoso.
Si occupava di mobili, ma è entrato nel mondo del calcio nel 1987 quando ha comprato Venezia. Hanno gareggiato in C2, li hanno salvati dal fallimento, poi li hanno introdotti in Serie A dieci stagioni dopo, e poi nel 2002 Zamparini ha deciso di venderli.
Acquistò invece il Palermo, che poi militò in Serie B, e lo portò subito ai vertici della classifica nella stagione 2003/04. Durante il suo mandato vi hanno suonato le grandi star Kavani, Pastore, Mikoli, Dibala, Boško Jankovi e molti altri.
Sfortunatamente, i problemi finanziari si accumularono, così Zamparini se ne andò nel 2017. Tornò solo un anno dopo, cercando di tirarli fuori dal disastro, ma fallì.
A dicembre 2018 il Palermo è stato ceduto al prezzo simbolico di 10 euro a proprietari londinesi.
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