Dopo le elezioni di domenica scorsa in Italia, dove ha vinto il candidato di estrema destra Giorgia Meloni, rappresentanti delle tre potenze politiche italiane all’estero, lega, partito Democratico e Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), denunciato brogli elettorali dovuti alla comparsa di ca 25mila schede false al ballottaggio in Argentina.
Le irregolarità elettorali sono state registrate la stessa domenica sera, durante lo spoglio dei voti, in quanto sulla carta intestata si leggeva “Camera dei Diputati” invece di Camera dei Deputati, errore grammaticale che indicava che non si trattava del voto originario.
“Ciò che condanniamo è che durante lo spoglio dei voti di domenica abbiamo trovato certificati elettorali falsi e schede elettorali false”, ha detto all’agenzia di stampa. tardi Ricardo Merloè stato eletto nel 2018 dalla lista MAIE, dopo il convegno che ha condiviso con i rappresentanti della Lega e del Pd.
“Li abbiamo segnalati come falsi e per fortuna il presidente di banco li ha dichiarati nulli. In caso contrario, i risultati delle elezioni verranno modificati”, ha detto Merlo.
In particolare, l’irregolarità consiste nel fatto che “c’erano 25.000 schede falsetutti dall’Argentina e con lo stesso errore di ortografia”, ha aggiunto il senatore, riferendosi all’errore di ortografia “Deputati”, redatto come “Diputati” sulla scheda apocrifa.
Insieme a Merlo, hanno denunciato l’ascesa delle schede apocrife Marcello Bomrad di lega, Fabio Porta del PD e dei suoi deputati Mario Borghese, senatore eletto al MAIE. “Siamo d’accordo con il Pd e con il centrodestra che la metodologia di voto deve cambiare”, afferma Merlo d’ora in poi. Per il senatore, se continua lo stesso metodo di voto per corrispondenza, “continueranno a fare come hanno fatto nel 2018 e adesso, e sempre dall’Argentina”.
“Fortunatamente abbiamo notato un errore di stampa sulla scheda, altrimenti ci avremmo messo tre o quattro anni per accorgercene. Ma questo metodo è scaduto“, critico.
I voti fraudolenti ne trarranno vantaggio 25.000 voti alla partita Unione degli Emigranti Italiani Sudamericani (USEI), lo stesso potere che nel 2018 truccò le elezioni votando dall’Argentina, come stabilito dai tribunali italiani. A causa della frode commessa in quel processo elettorale, i rappresentanti sono stati eletti in modo apocrifo Adriano Cario fu espulso dal Senato italiano e al suo posto intervenne Porta.
I cittadini che hanno diritto di voto dall’estero alle elezioni finalizzate al rinnovo di questo Parlamento sono coloro che si sono iscritti Registrazione degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE)ma anche italiani che soggiornano temporaneamente all’estero – da almeno tre mesi e per motivi di lavoro, studio o salute – e che hanno presentato apposita istanza alle autorità del comune di residenza entro lo scorso 24 agosto.
Gli elettori che vivono in Argentina entrano a far parte del collegio elettorale “Sud America”, uno dei quattro distretti d’oltremare dove si è votato per eleggere un senatore e due deputati. La busta che ogni cittadino riceve a casa contiene il certificato elettorale e due schede, una per il Senato e una per la Camera dei Rappresentanti. Inoltre, include due liste di candidati, una busta di risposta prepagata, una busta bianca e un libretto di istruzioni.
Nella conta dei distretti sudamericani, il netto vincitore è il MAIE, che piazza un senatore, Cordovan Mario Borghese (rieletto) e un rappresentante, un avvocato di Rosario Franco Tirelli. Ha ottenuto 44.462 voti di preferenza, il che lo ha portato al vertice Claudio Zindello stesso gruppo, che ha ricevuto 41.548 approvazioni.
A livello regionale il MAIE ha ottenuto 134.123 voti per Deputato (33,7%); Il Pd, con 80.626 voti (20,3%), ha vinto un rappresentante, mentre la Lega in coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia, 79.414 voti (18,4%), non è riuscita a ottenere un rappresentante parlamentare. Come nel continente europeo, l’affluenza alle urne all’estero è stata molto bassa: ha parlato il 31% dei 1.515.264 aventi diritto.
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