L’artista americano Jeff Koons ha inaugurato oggi la sua mostra “Shine” a Palazzo Strozzi a Firenze (centro Italia), una mostra che include alcune delle sue sculture più famose e utilizza il concetto di “splendore” come un “gioco tra l’essere e l’apparire splendore e brillantezza”.
“‘Shine’ riguarda l’accettazione di sé. Quando accetti te stesso, puoi crescere e accettare che gli altri abbiano una vita significativa”, Koons ha riflettuto sulla presentazione della mostra che il pubblico può visitare da questo sabato al 30 gennaio 2022.
Koons, uno degli artisti più ricercati al mondo, spiega che l’arte gli ha insegnato a “trovare qualcosa di più grande” di lui e a “sperimentare l’amore”, un sentimento che crede sia stato tramandato da artista ad artista e “indietro nel tempo come una persona.” arte classica”.
Sottolineò i “rapporti” di tutte le discipline umanistiche e affermò che il suo desiderio artistico era il “dialogo” con l’arte, che era sempre guidato dalla “curiosità”, come il Rinascimento sentiva per la Grecia classica.
La mostra, curata da Arturo Galansino e Joachim Pisarro, utilizza il concetto di “lucentezza” (“luminosità” in spagnolo) come “principio principale” della scultura e dell’installazione che “mira a mettere in discussione il rapporto con la realtà e il concetto di un’opera dell’arte”, secondo una nota di Palazzo Strozzi.
Il lavoro di Koons, tratto da collezioni e musei internazionali, “mette lo spettatore davanti a uno specchio per riflettere e lo pone al centro dell’ambiente”.
“Il lavoro dell’artista è un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare oggetti o immagini, tutto accade in relazione allo spettatore. È qui che accade l’arte”, ha detto Koons.
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