Inaugurata a ottobre, la mostra “Cutouts” presenta 8 opere di Kobra, che dipinge anche murales permanenti in giro per la città
Il Museo di Palazzo Blu, a Pisa, inaugura la mostra “Cutouts”, from Edoardo Cobra26 ottobre, con tour fino al 7 gennaio. La mostra rientra nell’ambito del Festival della Strada, che proporrà diverse mostre in tutta la città, convegni e laboratori; Gli artisti brasiliani hanno un posto di rilievo nel programma, che comprende anche altri artisti di street art che creano nuovi murales. Palazzo Blu è un antico palazzo nobiliare restaurato e gestito dalla Fondazione Pisa, situato a sud del Lungarno, nel cuore del centro storico della città e funge anche da centro culturale della città. In questa occasione, Eduardo Kobra ha presentato 8 nuove opere in dialogo con artisti contemporanei che lo hanno ispirato.
Il Museo di Palazzo Blu presenta in contemporanea la mostra “The Avanguardie – Capolavori del Philadelphia Museum of Art”, con opere di Chagall, Dalì, Duchamp, Kandinsky, Matisse, Mirò, Mondrian e Picasso, provenienti dal museo americano situato a Philadelphia. Le opere di Kobra per la sua mostra personale si ispirano agli artisti esposti a “L’avanguardie”. “Gli otto artisti rappresentati in questa mostra, più che immortali nella storia dell’arte, sono un riferimento per tutti i creatori contemporanei”, commenta l’artista.
Kobra è presente in città anche con la presentazione del murale “Galileo”, situato nel Centro Maccarrone – il primo murales a Pisa e il sesto realizzato in Italia. “Per me è un onore avere un murale in questa città. Innanzitutto perché questo Paese ha dato i natali a Galileo Galilei, uno dei più grandi geni della storia. Ecco perché ho deciso di rendergli omaggio attraverso il mio lavoro”, ha detto. Galileo Galilei è considerato il padre della scienza moderna e commentava il progetto della città italiana sui suoi social network.
Nato nella periferia di San Paolo nel 1975, tagger, artista di graffiti, artista di strada e muralista Eduardo Kobra è oggi riconosciuto a livello internazionale e il suo lavoro è schizzato sui muri di innumerevoli città in tutto il mondo. Detenendo il record per il murale di graffiti più grande del mondo, Kobra è noto per la sua sensibilità alle questioni sociali, raffigurando nei suoi murales questioni legate all’ambiente, ai diritti umani e alla pace. Ha anche fondato il Kobra Institute, che cerca di cambiare la vita attraverso l’arte, attraverso varie azioni e progetti umanitari.
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