Salvo ritardi o cancellazioni dell’ultimo minuto, il volo AZ1586 dovrebbe atterrare all’aeroporto di Roma-Fiumicino giovedì 14 ottobre, poco dopo le 23:00. Quando si tratta di una sosta in pista e dei suoi passeggeri, partiti da Cagliari (Sardegna) un’ora prima, hanno lasciato l’aereo, la compagnia Alitalia, l’ammiraglia del trasporto aereo italiano, non ci sarà più.
La mattina dopo, alle 6.30, un Airbus A319 noleggiato da Italia Trasporto Aereo (ITA), compagnia pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, partirà dall’aeroporto di Milano Linate alla volta di Roma, per il primo volo commerciale della compagnia. L’aereo porterà i colori della bandiera nazionale, ma a quanto pare non ci sarà alcun riferimento all’antica identità della compagnia. Nella prima immagine pubblicata da ITA, martedì 12 ottobre, il velivolo si limita a citare « Nato nel 2021 » (“Nato nel 2021”), in lettere verdi, bianche e rosse.
Alitalia ne ha vissute mille tra morti e rinascite, ma questa volta non è così: la discontinuità tra le due entità è al centro del nuovo sistema, negoziato passo passo tra lo Stato italiano e la Commissione europea. Per realizzare il cambiamento di questa epoca, lo stesso marchio Alitalia è stato messo all’asta per 290 milioni di euro. Finora non si sono presentati acquirenti e ITA ha rinunciato all’acquisto del logo, considerando il prezzo troppo alto.
Alitalia ha vissuto l’euforia del “miracolo economico”, prima dell’era delle avversità. Da tre decenni l’azienda è sprofondata in una profonda crisi
Fondata nel settembre 1946 a Roma, Alitalia effettuò il suo primo volo (Torino-Roma-Catania) il 5 maggio 1947, e attraversò per la prima volta l’Atlantico nel 1948, con destinazione Buenos Aires. Dopo il periodo eroico, come l’Italia, visse l’euforia del “miracolo economico”, prima dell’era delle avversità. Per tre decenni, l’azienda è sprofondata in una profonda crisi.
“In Italia il traffico aereo è più che triplicato in un quarto di secolo: c’erano 53 milioni di passeggeri nel 1997, noi eravamo a 171 milioni nel 2019. Tuttavia, dal 2000, e se facciamo un’eccezione nel 2002, quando la compagnia ricevuto una multa di diverse centinaia di milioni di euro da KLM [la compagnie néerlandaise vient de renoncer à son engagement de racheter l’entreprise], l’azienda ha perso soldi ogni anno”, dettagli l’economista Andrea Giuricin, specialista del trasporto aereo. Con una perdita complessiva di 11 miliardi di euro dall’inizio del secolo, Alitalia è destinata a vivere con un filo d’acqua.
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