Jan Matousek
04/08/2018 09:32
Jeremy Clarkson una volta disse che chi non ha mai posseduto un’Alfa Romeo non può essere un vero appassionato di motori. Si possono scrivere molte cose negative sulle auto della casa automobilistica italiana, dall’affidabilità fluttuante alla scarsa lavorazione in officina. Ciononostante l’Alfa possiede un’aura difficile da descrivere, che ha quasi sempre accompagnato il marchio per tutta la sua vita. Nel grafico seguente è possibile ingrandire alcuni modelli e pietre miliari importanti della storia dell’azienda automobilistica, che possono essere ammirati nel museo del marchio ad Aresa, vicino a Milano. Naturalmente, questa è solo una piccola parte della popolarità dell’Alfa Romeo. Ma forse questo basta a giustificare le affermazioni di Clarkson.
Prima ALFA
La casa automobilistica italiana Alfa Romeo è stata fondata nel 1910. A quel tempo si chiamava ancora ALFA, che è l’abbreviazione di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Il nome Romeo, che si riferisce all’imprenditore Nicola Romeo, che assunse la direzione dell’azienda nel 1915, entrò a far parte del marchio solo dieci anni dopo la sua fondazione.
La prima vettura uscita dalla fabbrica del Portello, quartiere di Milano, fu abbandonata nel 1910 e venne denominata ALFA 24 HP. Il numero nel nome si riferisce alla potenza del motore. Non un assoluto, ma una tassa. All’inizio del XX secolo, in molti paesi, il carico fiscale su un’auto veniva determinato in base a una formula matematica che ne determinava le prestazioni in base alla dimensione del cilindro. La prima ALFA aveva un motore a quattro cilindri da 4,1 litri, che in realtà aveva 31 kW, ovvero 42 cavalli. Successivamente la potenza venne aumentata a 34 kW, ovvero 45 cavalli. Le ruote posteriori erano motrici e furono prodotte in totale oltre duecento di queste vetture.
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