“Le persone che provengono da altre parti del mondo sono obbligate a rispettare le nostre regole e usanze”, ha scritto, secondo il quotidiano italiano Il Giornale sindaco in una lettera aperta inviata alle associazioni musulmane locali.
“La pratica di andare in spiaggia e indossare abiti diversi dal costume da bagno deve finire. “Non possiamo accettare forme di ‘islamizzazione’ nella nostra regione, che diffondono pratiche che mettono in discussione i valori della decenza e dell’igiene e portano a violazioni delle regole di convivenza sociale”, ha ulteriormente sottolineato Cisintová.
È membro del partito anti-immigrazione della Lega ed è stato presidente della città per un secondo mandato.
Anna Maria Cisint ha annunciato la stretta burkini e burqa nella spiaggia di Marina Julia: «Non possono essere Acceptate form in “islamizzazione” del nostro territoriale»https://t.co/o22MdimEfr
— Lettera43 (@Lettera43) 19 luglio 2023
Secondo lui, sulla spiaggia di Marina Julia si vedono sempre più persone fare il bagno in mare completamente vestite.
Il sindaco si riferiva principalmente alle donne musulmane che entravano in acqua con tutto o gran parte del corpo coperto. Secondo il sindaco, questa pratica provoca “confusione” tra le persone sulle spiagge e in acqua e ha “conseguenze insopportabili per il mantenimento dell’arredamento di questi luoghi”.
Cisintová ha anche sottolineato che per le strade di Monfalcone compaiono sempre più donne velate.
“Ci sono sempre più donne in città che indossano burqa con coperture per il viso non identificabili. “Ciò evoca una visione fondamentalista, che fa parte del desiderio di non rispettare le norme e i regolamenti del paese in cui arrivano queste persone”, ha aggiunto il sindaco, aggiungendo che tale comportamento rappresenta un rischio per la sicurezza pubblica.
In questo contesto, ha annunciato che il municipio adotterà “misure speciali per proteggere gli interessi generali della città e dei suoi cittadini”. Tuttavia, non ha specificato il contenuto di questa azione.
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