L’Italia provvederà alla sanità pubblica e non chiederà permessi medici ai rifugiati ucraini

Per Speranza, “lo status di rifugiato non prevede l’obbligo del permesso di sanificazione super green” (Foto di archivio).

Il governo italiano ha confermato venerdì che consentirà l’accesso al sistema sanitario pubblico e non richiederà l’autorizzazione medica per la circolazione ai rifugiati ucraini che potrebbero arrivare nel paese.

“Lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra salute, oggi o domani verrà emessa una circolare che includerà i test per il coronavirus per coloro che verranno e darà loro la possibilità di essere vaccinati”, ha affermato in un comunicato radiofonico il ministro della Salute Roberto Speranza.

speranze, “lo status di rifugiato non prevede obblighi di permessi igienico-sanitari super verdi”, si riferisce a un certificato che viene rilasciato solo a persone vaccinate o curate. In questo modo i rifugiati potranno accedere alle loro attività quotidiane con esito negativo ai test.

“Lo status di rifugiato permette l’accesso alla nostra salute, oggi o domani verrà emanata una circolare che conterrà i test del coronavirus per chi verrà e darà loro la possibilità di farsi vaccinare”Roberto Speranza

In ogni caso, il ministro ha sottolineato che “è chiaro che daremo loro la possibilità di essere vaccinati, ma quello di cui hanno bisogno ora è un abbraccio”.

L’annuncio di Speranza arriva mentre l’Italia si prepara a una serie di misure interministerali per facilitare l’arrivo di persone dall’Ucraina, dove si stima che più di un milione di persone siano fuggite dall’inizio dell’invasione russa a fine febbraio.

Naomi Dennis

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