I sindacati italiani Cgil e Uil hanno deciso lo sciopero generale il 16 dicembre.
Il terzo sindacato del Paese, la Cisl, non ha appoggiato l’iniziativa perché riteneva che “in questa fase le polemiche sociali non dovessero essere radicalizzate”.
Ma gli scioperi, secondo Cgil e Uil, sono inevitabili in quanto le misure di sostegno ai lavoratori e alla disoccupazione finora approvate dal governo di Mario Draghi sono incomplete e non soddisfano i bisogni della pandemia. Secondo quanto annunciato, il 16 dicembre si terrà a Roma e in altre tre grandi città del Paese una mobilitazione di massa dei lavoratori.
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“Sappiamo che il governo ha fatto degli sforzi, ma in termini di istruzione, pensioni, sistema fiscale e politica industriale, lo riteniamo ancora insufficiente”, hanno affermato i due maggiori sindacati italiani. Secondo gli analisti politici, il premier tecnocratico italiano ha espresso agli stretti collaboratori il suo disappunto per la decisione del sindacato, mentre continua a credere che ci sia ancora spazio per il dialogo per sospendere la mobilitazione degli scioperi.
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