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Hanno chiesto un “boicottaggio attivo” delle elezioni. Mentre l’isola è in preda a una grande tensione, i servizi di intelligence sono preoccupati per le “interruzioni”.
Dal nostro corrispondente a Bastia, Giuliano Mattei
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Voielezioni presidenziali sotto tensione in Corsica. Il clima di violenza che si è abbattuto sull’isola dopo l’attacco fatale al nazionalista Yvan Colonna il 2 marzo nel carcere di Arles continua a destare preoccupazione per le autorità. Mercoledì sera sono scoppiati nuovi scontri nelle strade di Bastia. Una cinquantina rivoltosi, vestiti di nero e incappucciati, hanno attaccato la prefettura, la Banque de France e la stazione di polizia con bombe molotov. Gli scontri si sono aggiunti alle 47 azioni o manifestazioni registrate nell’isola nelle ultime 5 settimane.
Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, le autorità temono che questa mobilitazione possa assumere un’altra forma, mentre i negoziati che avrebbero dovuto aprirsi questo venerdì tra il governo e i rappresentanti eletti…
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