eNel 1937, quando l’Università di Losanna (Unil) festeggiò il suo 400° anniversario, si decise all’unanimità, meno un voto, di conferire un premio onorario a Benito Mussolini «per aver organizzato e prodotto nella sua patria un’organizzazione sociale che ha arricchito la scienza di sociologia e che lascerà un’impronta profonda nella storia.” Per ottantacinque anni, questo vergognoso dottorato honoris causa è rimasto all’Università di Losanna come gesso sul dito del capitano Haddock. Periodicamente, insegnanti, scrittori, ricercatori, giornalisti si offendono. Ma questa è la prima volta che un partito politico, Insieme a sinistra, decide di presentare una mozione al parlamento del cantone di Vaud per ritirare definitivamente questo immeritato primato.
Secondo il libro Palme accademiche per Benito Mussolini*, pubblicato nel 2004, i fascisti erano allora pochi sulle sponde del lago di Ginevra. Non ci saranno nemmeno pressioni politiche. Vogliamo solo onorare l’ex studente che è diventato il capo di un potente paese vicino? Il futuro dittatore visse infatti a Losanna nel 1904. Si iscrisse alla facoltà di scienze sociali e politiche per seguire per diversi mesi corsi di sociologia. Il sito Swissinfo ha ripercorso in dettaglio il viaggio di Benito Mussolini in Svizzera, non necessariamente glorioso. Sbarcò per la prima volta nel 1902 per sfuggire alla povertà e al servizio militare in Italia. Sopravvive grazie a lavori saltuari, domestiche, braccianti. La polizia sospetta che abbia spinto i lavoratori italiani, molti nella Confederazione, a scioperare. È stato intrappolato a Berna, arrestato per vagabondaggio a Losanna per aver dormito sotto un ponte.
“Università contro il fascismo”
Benito Mussolini ha un diploma per potersi iscrivere all’università? La cosa più incomprensibile è l’assenza di mobilitazione in Svizzera dal 1937 per tracciare questa distinzione del tutto ingiustificata. Frédéric Herman, il nuovo rettore dell’Università di Losanna, ha ammesso alla televisione svizzera che il dottorato honoris causa “mi fa stare male”. “I valori di Unil sono l’opposto del fascismo. L’importante è poter vedere il proprio passato. Come ogni istituzione, possiamo sbagliare e, in questo caso, falliamo”, ha sottolineato. Nonostante la mozione del Consiglio supremo vodese (Parlamento), l’università ha chiesto a un gruppo di esperti di esaminare la possibilità di rimuovere alla fine questo titolo dall’ex dittatore.
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Il Cancelliere ammette che il processo, legalmente, può essere contorto. Soprattutto perché sarà fatto postumo. Potrebbe esserci una soluzione. Inoltre, questo caso potrebbe non rivelare tutti i suoi segreti. Il 15 ottobre 1987, in occasione del 50° anniversario del dottorato di Mussolini, Giornale di Ginevra ha affermato che il rettorato si era accorto che il “fascicolo Mussolini” era scomparso. Dodici anni prima era stato affidato a un professore che lo aveva trattenuto e “non aveva mai fatto niente con lui”. Il quotidiano conclude che negli archivi si potrebbe trovare “copia delle deliberazioni della commissione universitaria che ha preso questa decisione, a dir poco spiacevole”.
*Jean-Christian Lambelet (Edizione L’âge d’homme).
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