L’azienda italiana Mascar inserisce nella sua famiglia di motori una nuova Montana, seminatrice pneumatica per cereali, soia, erba medica e piccoli semi, disponibile in versione sospensione o rimorchio, nei modelli 400, 450, 500 e 600, che si adattano a larghezze di seme che vanno da 4 a 6 metri. Tutte le versioni sono disponibili sia come seminatrici semplici che come macchine (Montana) e seminare e concimare (Montana F).
Viene fornito con quattro distributori di semi
Per la dose ideale di quantità di semi, Montana è dotata di quattro distributori e quattro diffusori per una distribuzione uniforme su tutta la larghezza della semina. Da segnalare anche le grandi tramogge, servite da un’ampia e robusta pedana, che assicura elevata autonomia e ottima accessibilità, nonché il convertitore continuo grazie ad una regolazione sempre precisa e veloce della quantità di semina.
Disponibile nelle versioni meccanica ed elettrica
Il Montana Seed è offerto da Mascar in una versione meccanica TL e una versione elettrica VRT. In quest’ultimo caso, il sistema VRT sostituisce il movimento meccanico del distributore della macchina convertendolo in energia elettrica e consentendo così il dosaggio automatico del prodotto per la distribuzione di semi e fertilizzanti, il che implica, tra i principali vantaggi, una maggiore precisione e velocità. semina che è naturalmente associata a tempi di lavoro ridotti.
Entrambe le versioni possono essere equipaggiate con unità Isobus. Pertanto, il sistema di controllo delle apparecchiature elettroniche può comunicare con tutti i terminali collegati al trattore. Pertanto, il terminal del trattore Isobus fungerà da terminal di spawn virtuale.
Gestione mappa ricette e overlay
I trattori dotati di un sistema GPS per la guida automatica possono essere collegati al Montana – dotato di un sistema ISOBUS VRT – per utilizzare le mappe di prescrizione per ottimizzare le applicazioni sul campo e ridurre al minimo gli sprechi.
Sistema di persiane opzionale
Il mascar Montana è diviso in quattro sezioni, ognuna delle quali serve a sua volta una sezione di spruzzatura. Grazie a questa caratteristica, i vivai delle aziende italiane possono essere dotati di un sistema di “blocco”, una funzione che, in combinazione con l’utilizzo di ricette cartografiche, può escludere automaticamente, squartare, parti di semina, per ridurre al minimo o uniformare ed eliminare le sovrapposizioni.
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