Tensioni e scontri sono scoppiati questo pomeriggio a Roma, a conclusione della mobilitazione degli operatori vaccinali svoltasi nella piazza centrale del Popolo.
La polizia ha ripetutamente effettuato azioni di getto d’acqua contro i manifestanti vicino al palazzo del governo Megaron Palatso Kjji.
La tensione è scoppiata anche in prossimità del centro di Via Veneto. Alcuni dei partecipanti alla mobilitazione hanno voluto tenere una marcia di protesta nel centro della Città Eterna.
Nella manifestazione odierna, con circa 10.000 persone, il ruolo di primo piano è stato svolto dall’elemento di destra, l’organizzazione neofascista Fortsa Nuova, Nea Dynami.
Contemporaneamente, un gruppo di manifestanti è entrato nella sede del più grande sindacato del Paese, la Cgil. Hanno causato disastri e gridato slogan contro il segretario sindacale, Mauricio Ladini. Presumevano che avrebbe dovuto “scusarsi”, perché era d’accordo con l’attuazione della licenza di vaccinazione verde, a partire dal 15 ottobre.
“Abbiamo ricevuto attacchi fascisti contro i vaccinatori. Respingiamo questi attacchi alla democrazia ea tutti i lavoratori”, ha detto Ladini.
“Nessuno può aspettarsi che il nostro Paese torni al Novecento dal regime fascista”, ha aggiunto il sindacalista italiano.
L’attacco al sindacato italiano Cgil è stato fermamente condannato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha sottolineato:
“I sindacati sostengono con forza la democrazia ei diritti dei lavoratori. Non sarà tollerata alcuna intimidazione nei loro confronti. Dobbiamo respingerla con assoluta determinazione”.
FONTE: -ΜΠΕ
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