Un nuovo miracolo per Niccolò Ammaniti. L’autore italiano, che nel 2018 ha creato la serie “Il Miracolo” (sulla scoperta di una statua della Vergine che piange lacrime di sangue), torna con un secondo grande successo adattando uno dei suoi romanzi, “Anna”. È importante ricordare che ciò è accaduto nel 2015, molto prima dell’attuale pandemia. Perché i paralleli di questa finzione con i tempi sono inquietanti.
Sullo schermo, infatti, un virus decima la popolazione adulta e questa malattia, soprannominata Scarlattina, o semplicemente Rossa, lascia il mondo abitato solo da bambini. Perché tutti sono infetti e, non appena un ragazzo o una ragazza raggiungono la pubertà, i sintomi – tosse e macchie rosse sul corpo – cominciano a comparire, segnalando una morte imminente.
In questo inferno, dove non c’è più speranza, dove l’intera cultura dell’umanità sta scomparendo a poco a poco e dove la sopravvivenza diventa sempre più difficile, l’eroina, la tredicenne Anna, fa del suo meglio per proteggere il suo fratellino. Nel suo viaggio incontrava comunità organizzate di bambini che si dipingevano il corpo di blu per i più piccoli e di bianco per i più grandi, volendo nascondere le ferite causate dalla febbre.
La nuova serie sarà disponibile questo venerdì, 10 settembre Arte.tv, mentre abbiamo dovuto attendere altri due mesi prima che venisse trasmesso sul canale Arte. Le prime due parti (di sei) creano un quadro sempre più deprimente, sebbene l’ambientazione siciliana sia incantevole. Ogni atto di violenza, che sarebbe facile da sopportare se il protagonista fosse un adulto, è un nodo allo stomaco che ci colpisce, proprio come la crudeltà dei bambini abbandonati a se stessi. Naturalmente, “Anna” è spesso una finzione molto cruda, ma le sue capacità di regia esplodono a partire dal terzo episodio, che ci trascina davvero in questo racconto di poesia selvaggio e commovente.
VOTO DELLA REDAZIONE: 4,5/5
“Anna”Serie italiana di Niccolò Ammaniti (2021), con Giulia Dragotto, Alessandro Pecorella, Elena Lietti… Sei episodi dalla durata dai 43 ai 61 minuti ciascuno.
“Unable to type with boxing gloves on. Total alcohol enthusiast. Unapologetic thinker. Certified zombie junkie.”