La Corte Costituzionale italiana ha stabilito che attribuire automaticamente a un figlio il cognome del padre è discriminatorio. La nuova regola è il doppio cognome.
In Italia, Paese ancora fedele alla tradizione, la Corte Costituzionale ha messo fine a uno dei concetti del patriarcato nella famiglia, ovvero l’attribuzione automatica del cognome paterno. In una decisione emessa mercoledì, i saggi italiani hanno deciso che la legge attuale non è valida perché “discriminatorio e viola l’identità del bambino I giudici hanno motivato la loro decisione menzionando ciò “In base al principio di uguaglianza e nell’interesse del bambino, entrambi i genitori dovrebbero poter condividere la scelta del cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale”.
Una legge invalida
La Corte Costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulle due norme attualmente in vigore. La prima non consente che ai figli venga attribuito solo il cognome della madre, anche se vi è il consenso reciproco di entrambi i genitori. La seconda stabilisce che, se non c’è accordo tra i genitori, viene automaticamente determinato il cognome del padre e non i nomi di ciascun genitore.
In questo caso la legge italiana è stata ritenuta non conforme agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Trasmissione dei cognomi in Italia, nuove regole
Il principio fondamentale stabilito dalla Corte Costituzionale è che ai figli venga attribuito il cognome di ciascun genitore, salvo casi eccezionali, ovvero se, di comune accordo, scelgono di dare il cognome a uno solo dei genitori, sia quello del padre, sia quello del genitore. bambino. Madre. Se c’è divergenza di opinioni tra i genitori, la decisione spetta al giudice. Adesso bisogna chiedere ai legislatori italiani di farlo.
Alessandra Mussolini, politica e nipote del dittatore Benito Mussolini, era felice di questa notizia. Lo ha spiegato in un’intervista quotidiana Il Gazettinoquante procedure permettono di trasmettere ai figli il proprio cognome, che è unito a quello del padre.
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