Il Museo Jenisch Vevey riunisce i più grandi nomi dei maestri italiani, antichi e moderni, per due nuove mostre. Disegni e stampe di Raffaello, Piranesi, Canaletto, Guercino, Piola, Tiepolo e Zuccari saranno visibili fino al 14 e 28 aprile 2024.
La prima mostra invita a un viaggio pittorico attraverso i grandi centri artistici della Penisola, da Venezia a Roma, passando per Bologna e Firenze. Tante scuole all’origine della produzione raffigurata si pongono sotto il segno della diversità tecnica e materiale. “Disegno disegni” presenta più di 100 pezzi provenienti da una collezione privata conservata al Museo Jenisch.
“Sono messi in risalto in un dialogo fruttuoso con i fondi propri dell’istituto, rivelandone così lo straordinario patrimonio grafico”, sintetizzano i suoi responsabili. Soggetti religiosi e profani, pagine di studio o disegni indipendenti, celebrano la pluralità che caratterizzò il mezzo e le sue diverse funzioni, tra la fine del Quattrocento e i primi decenni dell’Ottocento.
“Il disegno, che con altro nome chiamiamo linea, è ciò che consiste ed è la fonte e il corpo della pittura, dell’architettura e di tutti gli altri generi d’arte, e la radice di ogni scienza”, ha detto Michelangelo, citato dal museo. .
“Stelle” famose.
Nel Rinascimento il termine “disegno” aveva un doppio significato: veniva tradotto “disegno”, l’atto di tracciare linee su carta (o su altro supporto) utilizzando una matita o una penna, nonché il progetto dell’artista, “disegno”. , ovvero l’intenzione che guida il movimento del corpo del suo creatore.
Prosegue la stagione italiana al Padiglione della Stampa. Facendo eco a “Disegno disegni”, propone una selezione di incisioni prodotte in Italia tra il XVI e il XVIII secolo dalla collezione del Gabinetto Modagliato Cantonese, installata al Museo dal 1989. “Da Raffaello al Piranese” mette in luce il ruolo dell’incisione nell’arte modello di diffusione dell’Italia, dalle varie riproduzioni dopo Raffaello alla celebre serie di stampe di Piranesi.
Questa seconda mostra rivela le diverse tecniche e soggetti che hanno interessato gli incisori nel tempo: utilizzando bulini, acqueforti o xilografie, gli artisti mettono in risalto scene storiche e paesaggi più aneddotici come le “vedute” (panorami di monumenti italiani o paesaggi famosi).
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats
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