Il presidente eletto dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha concluso il suo giro d’Europa con una seconda tappa in Spagna, per un pranzo con il re Felipe.
Il re di Spagna, Filippo VI, farà la sua offerta il 3 novembre pranzo per il presidente eletto dall’Ecuador, Daniel Noboa, che ha visitato Madrid per la seconda volta.
Con questa visita, Noboa termina il suo tour europeo per ottenere supporto per alcuni dei suoi grandi progetti.
Le strade Simón Bolívar e Ruta Viva saranno soggette a pedaggio, ha confermato il Governo Municipale di Quito
Noboa, che è il 15 ottobre ha vinto il secondo turno elezioni presidenziali, diventerà presidente il 1° dicembre.
Tour Noboa ha iniziato a Madrid il 20 ottobre, quando ha incontrato i membri del Segretariato Generale Iberoamericano (Segib) per discutere i preparativi del prossimo Vertice Iberoamericano che si terrà a Quito nel 2024.
Lo so anch’io ha incontrato i rappresentanti della Confederazione spagnola Organizzazioni imprenditoriali (CEOE) per promuovere gli investimenti nei loro paesi.
Dall’Italia, alla sua seconda tappa in Europa, il presidente eletto dell’Ecuador ha parlato telefonicamente con il presidente ad interim del governo spagnolo, Pedro Sánchez, che ha ribadito il suo sostegno affinché l’Unione europea (UE) esenta i cittadini ecuadoriani dal visto Schengen.
Noboa e il calcio
In questa seconda tappa a Madrid, Noboa prevede di incontrarsi domani mattina con i partner Alianza Business Council per Ibero-America (Ceapi), al quale parteciperanno anche la presidente dell’entità, Nuria Vilanova, e il presidente della piattaforma di business Latin America Invest, Damián Valenzuela.
Dopodiché verrà mantenuto incontro con la Liga replicare in Ecuador un accordo per la realizzazione di una scuola calcio simile a quella che i datori di lavoro dei club spagnoli hanno con El Salvador.
Per questo ha in programma di incontrare questo venerdì il presidente della Liga, Javier Tebas, e Miguel Ángel Loor, presidente della Lega Pro Ecuadoriana, che promuove l’apertura di 750 nuove scuole calcio nel paese.
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