La Banca Centrale Europea (BCE) si opporrà alla decisione del governo italiano di tassare i profitti straordinari delle società bancarie. Lo ha riferito oggi il Corriere della Sera senza citarne la fonte. Secondo il quotidiano, la BCE ritiene che la tassa potrebbe avere un impatto negativo sull’economia italiana. Inoltre non gli piace il modo in cui il governo applica le tasse.
Secondo la lettera, il governo italiano riceverà una lettera con la posizione della BCE entro pochi giorni, o al massimo entro poche settimane. Tra le altre cose, la lettera criticherà il fatto che Roma abbia annunciato l’attuazione della tassa la scorsa settimana senza informare la banca centrale italiana o la BCE, come richiesto dalle normative dell’Unione europea, scrive il Corriere della Sera.
L’annuncio della scorsa settimana di un’imposta del 40% sugli utili straordinari ha causato un forte calo dei prezzi delle azioni delle banche italiane. Un portavoce della BCE ha detto oggi a Reuters che il capo della banca Christine Lagarde ha ricevuto una richiesta formale dal ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti per una consulenza sulle tasse. Ha aggiunto che la BCE pubblicherà il suo parere a tempo debito.
Gli ultimi commenti della BCE sulla tassazione simile delle banche in Lituania e Spagna hanno avvertito che tali misure potrebbero indebolire la resilienza delle banche agli shock economici e limitare la loro capacità di estendere il credito, scrive Reuters.
La BCE è la banca centrale dei 20 paesi dell’Unione Europea che hanno adottato l’euro. La Repubblica Ceca, che non fa parte dell’eurozona e quindi rientra nel raggio d’azione della BCE, impone una tassa del 60% sui profitti straordinari delle sei maggiori banche nazionali.
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