Inizia questo sabato a Palermo, in Sicilia, il processo al leader italiano di estrema destra Matteo Salvini, accusato di aver bloccato illegalmente 147 migranti in mare nel 2019 quando era ministro dell’Interno. Se riconosciuto colpevole, Salvini rischia una pena massima di 15 anni di carcere. In una dichiarazione alla stampa, ha sottolineato che le ONG non sono guidate dall’umanità ma da “interessi economici”.
“Ci sono state diverse indagini sui soldi che le ONG stanno ricavando da questo traffico di esseri umani, quindi non voglio che al di fuori dell’umanità ci sia un interesse economico in questo traffico”, ha detto Salvini mentre lasciava l’aula bunker del carcere Pagliarelli, dove si tenne il primo processo.
“Questo è un processo al carcere di Palermo”, ha twittato Salvini in precedenza dall’aula, insieme a un’immagine di lui che indossa una maschera nera. “Inizia il processo che vogliono la sinistra ei sostenitori dell’immigrazione clandestina: quanto devono pagare gli italiani?” ha aggiunto Salvini. Prima del processo, il fondatore e direttore di Open Arms, Oscar Camps, ha dichiarato che il processo non era motivato politicamente. “Salvare le persone non è un crimine, ma un dovere non solo del capitano, ma dell’intero stato”, ha detto Camps ai giornalisti.
Che testimone, ma il prossimo 17 novembre
Il leader della Lega di estrema destra, che si oppone alle migrazioni e fa parte di una coalizione guidata da Mario Draghi, è accusato di rapimento e abuso di potere per aver impedito lo sbarco di 147 migranti soccorsi nel Mar Mediterraneo dalla Ong Open Arms. nell’agosto dello stesso anno nell’ambito della politica dei “porti chiusi”. In apertura del processo giudiziario, i pm hanno chiesto di poter interrogare Salvini, che era presente al processo.
Salvini ha assicurato che le decisioni prese non sono state solo sue ma è stato d’accordo con il governo, compreso l’allora presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Questa dichiarazione ha spinto i pm a chiedere la presenza nel registro dei testimoni anche di Conte, nonché dell’attuale ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e del ministro degli Esteri, Luigi di Maio.
Allo stesso modo, il giudice Murgia ha indicato che l’attore americano Richard Gere sarebbe stato autorizzato a prendere posizione come testimone, come richiesto da Open Arms, l’ONG spagnola che gestisce la nave di soccorso. Gere ha approvato la nave in segno di solidarietà con gli immigrati prima di approdare sull’isola di Lampedusa, in Sicilia.
L’inizio del processo è coinciso con l’arrivo nel porto di Pozzallo, in Sicilia, di 406 migranti, soccorsi nelle operazioni al largo delle coste libiche dalla Ong Sea Watch, secondo l’agenzia italiana AGI.
lgc (afp / efe)
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