Apre la crisi tra Parigi e Roma. Con queste parole il quotidiano francese Le Parisien ha descritto la tensione tra Francia e Italia per la Ocean Viking che ha portato nella città portuale francese di Toloun 234 migranti, tra cui diverse decine di bambini. L’Italia non consente alla nave di ancorare al largo delle sue coste. Secondo Paris, lo stato si è comportato in modo irresponsabile.
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Le autorità, secondo una fonte della polizia televisiva TV FM gli sfollati sono stati portati in un luogo di villeggiatura vicino a Tolone. I migranti vengono portati sulle coste della Francia sulle navi dell’organizzazione SOS Méditerranée. A bordo c’erano un totale di 234 persone, tra cui diverse dozzine di bambini. Trascorsero quasi tre settimane in mare.
Alcuni di loro sono in pessime condizioni di salute, quindi gli elicotteri hanno evacuato diverse persone negli ultimi giorni. A bordo è presente anche un medico per stabilire chi debba essere il primo a sbarcare.
Le autorità francesi devono ora determinare quali rifugiati hanno il diritto di asilo e chi deve infine tornare in territorio africano. La Francia riceverà la metà delle persone, la Germania deve assumerne un terzo. Il resto sarà diviso tra dieci stati, tra cui, ad esempio, Croazia, Bulgaria o Portogallo.
La questione si riduce alla reciproca cooperazione tra Parigi e Roma. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha sottolineato che l’Italia non si sta comportando come un paese europeo responsabile. Secondo lui, lo Stato uscirà comunque da questo caso perdente.
Rafforzare il controllo delle frontiere
Diversi paesi dell’UE, ad esempio Germania e Francia, hanno concordato un meccanismo per la ridistribuzione dei rifugiati in estate. La Francia l’ha ora sospesa con effetto immediato, il che significa che non accoglierà circa 3.500 migranti dall’Italia come previsto fino alla prossima estate.
Inoltre, la Francia ha rafforzato il controllo sul confine italiano. Secondo fonti giornalistiche le Monde presso il Ministero dell’Interno, ciò significa che più profughi saranno rimpatriati in Italia.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha descritto la reazione di Parigi come aggressiva, incomprensibile e ingiustificata. Ha sottolineato che l’Italia ha accolto quest’anno circa 90.000 migranti e ha indicato la cooperazione reciproca tra i paesi dell’UE, sulla base della quale ogni paese ridistribuisce meno del dieci per cento delle persone, cioè circa ottomila rifugiati che arrivano in Italia.
Migrazione del ‘cavallo di Troia’
Ma finora lo Stato ha ridistribuito solo 117 persone, mentre la Francia ne ha accettate 38. Meloniová ha detto di non capire la rabbia dei francesi.
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Secondo lui, non è espressamente scritto in nessun accordo che, secondo gli accordi internazionali, l’Italia dovrebbe essere l’unico porto che accetterà i rifugiati. Originariamente la nave doveva salpare verso il porto più vicino, in questo caso l’Italia.
Secondo il capo del governo italiano, l’unica opzione è proteggere meglio i confini esterni dell’Ue, di cui avrebbe dovuto parlare negli incontri con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Esiste disaccordo tra i politici francesi sulla questione dell’accoglienza dei rifugiati. Ad esempio, la sinistra, il partito del presidente Macron e il presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet hanno sostenuto la loro adozione.
D’altra parte, l’estrema destra, vale a dire l’ex candidata alla presidenza Marine Le Pen, si è opposta. Il candidato presidenziale repubblicano Bruno Retailleau ha definito la barca dei migranti un cavallo di Troia migratorio fuori controllo.
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