La Serie A arriva nella leggendaria parte delle Alpi: l’Alto Adige

Fabian Tait, capitano altoatesino e figlio del luogo, prima della partita contro il Bari negli spareggi, Foto: YouTube/Lega B printscreen

Incastonato tra le Alpi, nell’estremo nord d’Italia, il distretto dell’Alto Adige è sempre stato una parte speciale del paese.

Con una popolazione a maggioranza tedesca e un alto grado di autonomia, questa parte d’Italia è una delle più sviluppate di tutta Europa, e dalla prossima stagione potrebbe diventare la mappa calcistica di uno dei più forti campionati europei.

Il Sudtirol – il cui soprannome è “biancorossi” in italiano, “weiss-rote” (bianco-rosso) in tedesco – è il club di Bolzano ed è a un passo dal raggiungere la finale play-off per accedere alla Serie A. Qualcosa che fino a questo stagione è stata sia pratica che inimmaginabile per questo piccolo club.

I ragazzi, guidati dalla panchina da Pierpaolo Bisoli, hanno battuto il Bari 1-0 nella prima semifinale playoff casalinga, avendo chiuso al sesto posto la parte di campionato in Serie B, e prima ancora eliminati anche i pugliesi Regina.

La storia di questo club inizia a metà degli anni novanta del secolo scorso quando il locale Milland (in tedesco SV Milland Fussball) fu ribattezzato Sudtirol (anche il nome era scritto in tedesco – Südtirol). Negli anni successivi ha militato in campionati dilettantistici, nel 2010 ha raggiunto per la prima volta la Serie C e nel 2022 si è guadagnato un posto in Serie B.

Fino a quel momento, quasi nessuno si sarebbe sognato di entrare nella seconda divisione del calcio italiano, e ora le luci della Serie A si accendono sulla squadra dello stadio Druzo.

Poiché si trova in una specifica località geografica con influenze italiane e tedesche, si può osservare anche il calcio giocato dall’Alto Adige.

In 38 partite di campionato in questa parte della stagione, la squadra ha segnato lo stesso numero di gol (solo cinque in più del Benevento, ultimo in classifica) e ne ha subiti 34 – solo Frosinone (26) e Genoa (28), neofiti della Serie A, ne hanno incassati. non troppo scosso.

Quindi, il “catenacho” italiano e la disciplina tedesca, perché gli attaccanti di questo club hanno sfruttato quasi tutte le possibilità che hanno creato.

Lo stadio “Druso” (dal nome del generale romano Druso) è stato recentemente ricostruito, e con i suoi 5.500 posti, circondato dalle Alpi, sembra una favola. La sua quota per i tifosi in trasferta accoglie solo 600 tifosi, che la prossima stagione potrebbero essere riempiti dai tifosi dei giganti italiani Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Lazio…

Rivali in finale: Gigi o Ranieri

A condizione che il Sudtirol mantenga una vittoria contro il Bari in trasferta, i suoi rivali nella finale dei playoff per entrare in Serie A saranno Cagliari o Parma.

I sardi, guidati dalla panchina dalla leggenda Claudio Ranieri (campione d’Inghilterra con il Leicester), nell’andata della semifinale hanno battuto il Parma 3-2, difesi da un’icona del calcio italiano, il 45enne Gianluigi Buffone.

Naomi Dennis

"Twitter trailblazer. Lifelong gamer. Internet expert. Entrepreneur. Freelance thinker. Travel guru."