Il governo Meloni, all’attacco alla tv pubblica italiana

scelta di rossi incorniciato in un improvvisa ondata di cambiamento in un ente pubblico, che i critici ritengono veritiera Caccia alle streghe, frutta da Quello epurazione dal governo melone. Uno dei casi più controversi è il caso fabio fazioconduttrice per due decenni di uno dei programmi stella della RAI, “Che tempo che fa”, ospitando personaggi della statura dello stesso Papa e del presidente della Francia, Emanuele Macron. Fazio, di sinistra ma non affiliato a nessun partito, non ha allungato la catena in queste settimane.

Gli enti pubblici della RAI hanno affrontato un’ondata di cambiamento improvvisa, con un’oscillazione verso destra

Manutenzione di equilibrio politico sui tre principali canali RAI (RAI 1, RAI 2 e RAI 3, quest’ultimo il canale tradizionalmente più di sinistra) è da sempre una realtà consolidata in Italia; un paese, questo, dove Il re conservatore Silvio Berlusconi comanda l’altro dei tre principali canale nazionale. Ma nelle ultime settimane, quando melone Deve ancora completare un anno al potere, le manovre della sua amministrazione registrano un’accelerazione. Gli obiettivi dichiarati pubblicamente sono rimuovere lo spazio a sinistra.

revanscismo

Il politico che lo ha reso possibile nel modo più chiaro e diretto lo è Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Per anni siamo stati emarginati, ora tocca a noi“, ha sottolineato nell’azione di questo mese. Sangiuliano è stato addirittura definito un “fondatore del pensiero di destra” Dante Alighieri (1265-1321), padre della lingua italiana. Gli osservatori neutrali, sì, gli hanno ricordato che allora la divisione destra-sinistra non esisteva.

Per quanto riguarda i presentatori presi in considerazione dimenticato a destraAlessandro Giuli, subentrato progressista Giovanni Melandri alla guida del Museo d’Arte Moderna di Roma, ha affermato che quello che serve ora è un “Fazio conservatore”. Mentre populisti Movimento Cinque Stelle (M5E), anche con rappresentanza presso la pubblica stazione, finora non si è schierata con e si è astenuto voti espressi nel consiglio di amministrazione della RAI.

Dall’altro capo servizio M5S, Giuseppe ConteHa anche criticato Partito Democratico (PD) riguardo questo argomento. “In passato la Rai era fino al 70% del Pd”, si giustificava. Questo dopo che alcuni hanno lasciato cadere il sospetto che sarebbe successo affare clandestino con la Meloni che gli darebbe diversi incarichi nella filiera pubblica.

niente donne

In questo clima, sindacato giornalisti (USIGRAI) si rammarica anche che, tra i nuovi nomi, non compaia praticamente nessuna donna. Inoltre, non amano utilizzare giornalisti esterni, e non da casa. “È nuovo schiaffo e una riapertura del palco apparentemente archiviata”, hanno scritto, descrivendo questa manovra come “distrazione completa” nella libertà della RAI. Con questo, anche la veterana Lucia Annunziata ha deciso di arrendersi e dimettersi dalla catena. “Non sono d’accordo con come il governo è intervenuto in RAI”, ha spiegato, giovedì.

Sandro Ruotolo, ex giornalista e recente affiliato del PD, ha criticato il metodo. “La prima volta che la leadership ad interim (alla RAI) è stata sostituita con a legge statutariaquando (i loro contratti) scadranno nel 2024”, ha detto. dei precedenti amministratori delegati RAI, Carlo Foortes, e ha avviato una serie di cambiamenti.

Quindi, anche la testa ha iniziato a rotolare reparto notizie. Yang è stato scelto come nuovo direttore del TG1, telegiornale di RAI1è Gian Marco Chiocci, vicino a Melone, mentre per il TG 2 è stato nominato Alessandro Preziosi, più vicino a Forza Italia di Berlusconi, e per il TG 3 è stato confermato il progressista Mario Orfeo. Intanto Paolo Petrecca, legato al premier, resterà a RAINNews, il canale 24 ore su 24. Intanto Lega Matteo Salvini sta per assumere la direzione di GR Radio, the radio pubblica.

Daniel Jensen

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