L’Italia ha risposto ai recenti alti numeri di migrazione attraverso la rotta del Mediterraneo con uno stato di emergenza nazionale. Il sistema è sull’orlo del collasso, dice il governo.
13/04/2023 | 02:00 min
stato dichiarato lo stato di emergenza
Secondo il governo italiano, dall’inizio dell’anno sono arrivate in questo modo quasi 31.000 persone, quasi quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In risposta, martedì scorso il governo italiano ha dichiarato un’emergenza nazionale, che durerà sei mesi. Il ministro con delega alla Protezione civile e alle politiche marittime, Nello Musumeci, ha spiegato la procedura:
Dobbiamo aiutare il territorio perché il sistema crollerà.
Aiuto per il sud
Serve ad esempio per aiutare Lampedusa: il centro di accoglienza dell’isola a sud, dove arrivano molte navi da tutto il Mediterraneo, è in realtà progettato per quasi 400 persone. Attualmente è completamente sovraffollata con oltre 2.000 migranti e personale sopraffatto.
Non è la prima volta quest’anno che dovete affrontare questa situazione qui. Quest’anno sono arrivate molte più navi con migranti anche in altre aree del sud rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Lo stato di emergenza ha facilitato rigide politiche migratorie
Quest’anno, 28.000 persone sono fuggite in Italia attraverso l’insidiosa rotta del Mediterraneo. Ma il centro di accoglienza dell’isola di Lampedusa è sovraffollato.
05.04.2023 | 01:44 min
La dichiarazione dello stato di emergenza ora aiuta il premier Meloni: consente al governo di svolgere procedure e azioni più rapidamente scavalcando le norme esistenti. Spiega il politologo Lorenzo Castellani dell’Università LUISS di Roma:
Ciò offre al governo più opzioni, ad esempio in termini di apertura di più centri di espulsione.
Tali centri di espulsione, dove i migranti che non hanno diritto all’asilo vengono trattenuti fino a quando non vengono espulsi, sono una delle principali preoccupazioni del governo di destra di Meloni. Ha fatto del controllo e della riduzione dell’immigrazione clandestina uno dei suoi problemi principali. Una recente decisione ha deciso di aumentare il numero e la capacità di questi centri di espulsione. Ora che è stato dichiarato lo stato di emergenza, è più facile da attuare.
Il campo profughi è “incredibilmente sovraffollato”, le condizioni sono “difficili” e l’Italia sta ora cercando di fare spazio, ha detto il corrispondente di ZDF Andreas Postel sulla situazione dei rifugiati a Lampedusa.
05.04.2023 | 03:26 min
L’ultima risorsa è chiedere aiuto all’Europa
Dichiarare lo stato di emergenza è anche una delle poche opzioni rimaste per controllare la situazione. Il politologo Castellani la vede così:
Si tratta di un provvedimento che rafforza l’azione del governo, ma non risolve il vero problema…perché l’Italia non riesce a trovare un accordo con gli altri Paesi Ue per una politica europea comune.
Significato: Nulla è cambiato nel problema di base. L’Italia, come la Spagna o la Grecia, è obbligata ad accettare migranti irregolari che devono sottoporsi alla procedura di asilo in Italia. Ad oggi, non esistono regolamenti fissi e vincolanti che impongano ai paesi dell’UE di accettare i migranti, approssimativamente in base alla popolazione. Il ministro Musumeci ha legato la speranza allo stato di emergenza:
Spero che l’Europa capisca che non abbiamo molto tempo a disposizione.
L’Italia si sente abbandonata dalla comunità Ue quando si parla di politica migratoria – la dichiarazione dello stato di emergenza va intesa anche come richiesta di aiuto
Annette Hilsenbeck è corrispondente presso gli studi ZDF di Roma
Il nuovo governo in Italia chiude i portelli nei porti: non per i migranti che lo fanno da soli, ma con le Ong straniere devono finire i soccorsi privati in mare.
08.11.2022 | 04:22 min
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