Aggiornato 21:52, 11/2/2020
Gli agenti di polizia cechi prendono parte a operazioni internazionali su larga scala contro la mafia italiana. A Praga hanno arrestato un membro di un’influente organizzazione criminale che avrebbe dovuto riciclare denaro proveniente da attività criminali. Secondo Nova TV, ha acquistato immobili per mafiosi. Ora rischia l’estradizione in Italia e forse fino a dodici anni di carcere. La polizia ha catturato la mafia in Italia, Romania, Bulgaria e anche nella Repubblica Ceca.
Inizialmente nessuno ha risposto alla chiamata della polizia per aprire la casa, ma dopo essere stati minacciati di effrazione, i residenti hanno finalmente aperto la casa. Sapeva che non aveva senso nascondersi.
Un totale di 48 persone presumibilmente associate all’organizzazione della Società Foggiana sono state ammanettate durante l’operazione Grande Carro guidata dai Carabinieri italiani. Si chiama la quarta mafia o la nuova camorra ed è considerata una delle organizzazioni criminali più brutali d’Italia.
La polizia sospetta l’uomo di riciclaggio di denaro proveniente dalla criminalità organizzata. Secondo Nova TV, ha acquistato per loro un immobile a Praga. In Italia rischia dodici anni di carcere per questo. Ora è in custodia di estradizione in attesa di vedere cosa succederà dopo.
Gli agenti di polizia cechi hanno già più esperienza con la mafia italiana. Quattro anni fa, un esponente di spicco della N’drangheta calabrese, Francesco Giuseppe Bonavita, veniva arrestato a Praga. Era accusato di associazione a delinquere.
Nel 2005 il temuto membro di Cosa Nostra Luigi Putrone finì nelle mani della polizia ceca. La giustizia lo ha accusato di nove omicidi, inclusa la morte di un bambino.
klma, tn.cz / TV Nova
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