MADRID, 10 marzo (EUROPA PRESS) –
L’ufficiale navale italiano Walter Biot è stato condannato a 30 anni di carcere dal tribunale militare di Roma questo giovedì, dopo essere stato accusato di spionaggio per aver divulgato informazioni riservate relative alla NATO a un funzionario dell’ambasciata russa in Italia in cambio di denaro.
Il procuratore militare di Roma, chiedendo l’ergastolo, lo ha accusato di aver consegnato documenti riservati al funzionario dell’ambasciata russa Dmitri Ostroukhov nel marzo 2021 in cambio di 5.000 euro, secondo la Rai.
Tra le prove c’è un video in cui si osserva Biot fotografare lo schermo del suo computer di lavoro nel suo ufficio del Ministero della Difesa, in cui si possono vedere informazioni classificate da un totale di 19 rapporti, tra cui “diversi documenti NATO top secret e uno sotto il categoria top secret”, ha sostenuto la Procura al processo.
Anche se il processo si è svolto a porte chiuse, la Rai ha assicurato che tra i documenti trapelati ci sarebbero informazioni sulle operazioni dei paesi Nato contro l’Isis, in particolare sulla situazione delle Forze marittime nel Mediterraneo.
Tuttavia, i legali di Biot hanno assicurato che appelleranno la sentenza.
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