Khaby Lame ha acquisito la cittadinanza italiana grazie al suo pubblico su TikTok. Ma la cittadinanza italiana, per i discendenti di immigrati nati o residenti nel Paese fin dall’infanzia, resta un miraggio. Nonostante le promesse di ‘ius soli’ o ‘ius scholae’, non c’è ancora una legge, e la questione non è penetrata nelle campagne elettorali, anche se almeno un milione di persone ha subito gravi discriminazioni a causa di ciò. Tra i pochi che parlano di queste persone c’è Marilena Delli Umuhoza, che ogni settimana racconta la loro storia a Radio Radicale, insieme ad Andrea Billau.
“Intervistiamo l’ex Ministro dell’Integrazione, Cecil Kyenge. Lui è il primo ospite. A seguire Stella Jean, l’incredibile stilista italo-haitiana che sarà presente alla Milano Fashion Week. Abbiamo anche il primo pittore ospite con disegni africani roots, Veggetti, e Igiaba Scego, che è una scrittrice davvero straordinaria”, ha dichiarato Marilena Delli Umuhoza, scrittrice e giornalista.
Quindi, ci sono attori, musicisti, atleti… tante persone che si considerano italiane, ma non hanno nazionalità, anche se si distinguono nei propri campi, e fanno brillare l’Italia.
“In Italia, per ottenere cose come la cittadinanza, devi distinguerti, qualunque essa sia. La cittadinanza è un diritto, quindi non ha senso che l’attuale legge sulla cittadinanza, lo ‘ius sanguinis’, sia basata sulla ‘purezza del sangue’. Perché la legge «Con questa legge vengono discriminati quasi un milione di giovani, ai quali non viene riconosciuto lo stesso diritto di voto», ha aggiunto Marilena Delli Umhuoza.
Ibrahim, uno dei ‘nuovi italiani’ che abbiamo visitato a Trento, è nato in Burkina Faso; la sua pizza è tra le ’50 migliori al mondo’. Ma, come per tanti altri, anche per lui la strada è stata in salita.
“Inizialmente, le persone non volevano entrare nel luogo; passano, mi vedono sullo sfondo e decidono di andare avanti. Mi sono preso cura di essere assente, apposta, nell’ora di punta, avevo assunto due impiegati bianchi. … e le cose hanno preso una svolta drastica. Il locale era pieno e c’era anche la fila per entrare”, ha dichiarato Ibrahim Songne, titolare di Ibris focacce e pizze.
Anticipando la legge sulla cittadinanza, Ibrahim ha contribuito ad abbattere molte idee sbagliate.
“Essere italiano non sempre significa bianco, perché puoi essere nero e italiano. Io sono nero, ma mi sento italiano”, ha concluso Ibrahim Songne.
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