La nostra società oggi, invasa dalle nuove tecnologie, non ha il monopolio delle fake news e delle fake news, che vengono trasmesse dai social network. La sezione notizie varie è sempre un successo. Un piccolo viaggio a museo delle immagini , con la nuova mostra “Quadri e altri fatti/Jeux de l’oie”. Una doppia mostra che permette, attraverso un piccolo viaggio nel tempo, di realizzarla.
Christelle Rochette, curatrice, sprofondare in fondi aziendali che non sono mai stati sfruttati, essere anatre e l’occasionale, occasionale notizia su carta di qualità mediocre, venduta all’asta. E il suo contenuto altamente discutibile suggerisce che quando si tratta di notizie ed ebbrezza, l’immagine popolare è già fuori dai guai. Incisore messicano Posada al centro della mostra precedente, ha contribuito anche a questo tipo di scheda informativa.
Dal XVe secolo, circolano secondo gli eventi. Questi cittadini comuni avrebbero preso il nome di “anatra” nel 1830, termine che, fino ad allora, veniva chiamato fake news. Questo vale anche per la persona che ha venduto questo foglio all’asta. “Un fenomeno urbano, questi fogli trattano una vasta gamma di argomenti di attualità che amano le notizie sporche e scioccanti con grande interesse pubblico per il sensazionalismo”, spiega il curatore. La sua selezione pertinente, attinta da fondi di immagine popolare locali e nazionali, rende possibile che ciò avvenga.
Criminalità e incidenti
Dal delitto di Pantin (1869), l’assassinio di una famiglia a Roubaix da parte di un alsaziano di nome Troppmann (1869) per motivi malvagi, all’avvelenatrice Hélène Jegado (1851), passando per il caso de “L’ogress de la Goutte d’ o” che si dice abbia strangolato bambini. bambino, possiamo vedere, attraverso documenti sorprendenti, il fascino dei fatti nella società. La mediazione eccessiva degli atti criminali nel corso dei secoli è chiara. Un fenomeno rafforzato dall’ascesa della stampa in 1870. Prima pagina di Le Petit Parisien o Le Petit Ne è testimonianza il diario “croccante” e talvolta sanguinante. Con la modernità, i disastri ferroviari, gli incendi, inondazione come a Bouzey prenderà il sopravvento… per placare la sete della stampa in cerca di emozioni. “Da Abele e Caino, l’appetito dell’oscurità nell’uomo non si è sviluppato”, rise chiaramente il curatore.
SU, Jennifer Heim, responsabile delle collezioni, ci invita, nella seconda parte del viaggio di questa nuova collezione, a scoperte ancora più divertenti, seguendo le orme del gioco del cigno. Questo passatempo popolare dalle origini antiche e incerte non si è fermato dalla sua nascita in Italia nel XVI secoloe secolo, per rinnovarsi e ispirare il mondo della stampa. Questo diversivo sotto forma di una spirale di 63 quadrati, considerato un passatempo piuttosto ingenuo dopo aver servito per l’insegnamento, l’intrattenimento e la propaganda, ispira i creatori di media per bambini. Prima di diventare oggetto di pubblicità.
Abbiamo trovato rappresentazioni eccezionali tra cui una stampa italiana di Valerio Spada di Bologna (1650), eseguita in calcografia. Ma anche l’origine del nome, che è stato preso in prestito dal palmiped d’acqua servito sulla nostra tavola festiva… Per vedere se hai ascoltato attentamente.
“Altre immagini e fatti / Giochi d’oca” fino al 21 maggio 2023.
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