Ajaccio: alla Maison Bonaparte, la Corsica fa spettacolo

Oggetti, abiti, documenti d’archivio: la casa di Bonaparte offre un’immersione nel teatro corso, nei giochi e nelle feste. E propone di scoprire una parte dimenticata della storia della nostra isola.

Quando si lascia il teatro per gli schermi, la poesia per le reti, l’opera per lo streaming? A che ora si stancheranno i Corsi della loro galante Moresca, questa danza armata che unisce”da pastore a primo nobile” ?

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Titolo Spettacoli e spettacoli in Corsica ai tempi di BonaparteLa nuova mostra della Maison Bonaparte nasce con la pubblicazione dell’opera straordinaria di Jean-Christophe Liccia: Giochi, musica, danza e teatro in Corsica (2019). Un pezzo di storia culturale, che svela la Corsica animata da scene, feste e giochi. Tra il 1769 e il 1870, “era il periodo in cui si ballava di più in Corsica”curatore sorridente e curatore della mostra, Jean-Marc Olivesi.

La Corsica divenne allora una società aperta al mondo, intrisa di conoscenza della grande poesia epica italiana che fu Gerusalemme liberata e roland arrabbiato, ma anche l’opera più famosa. I pastori chiamarono poi la loro figlia Clorinda o Armida in onore del Tasso o dell’Ariosto. E “giochiamo Semiramide Rossini ogni due anni all’Ajaccio”ricorda Jean-Marc Olivesi.

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Se la poesia irriga la tradizione popolare, il teatro è il cuore pulsante della città. A Bastia, alla fine del 18e secolo, il conte de Marbeuf costruì il primo teatro in legno dell’isola. Lo diamo noi Esso Locanda di Paisello, La fortuna di Gelosie d’Anfonssi e secondo Jean-Christophe Liccia, circa 200-300 persone affollano ogni spettacolo. Un secolo dopo, fu sostituito da un edificio più moderno, progettato dall’architetto italiano Andrea Scala.

Moresca di Vescovato

Uno dei tesori di questo percorso è un piccolo disegno anonimo estratto dalla collezione del Museo della Corsica e che raffigura l’interno del teatro Bastia durante la Restaurazione. “Una scoperta”con entusiasmo lisabeth Caude, come capofila della rete che riunisce i musei nazionali dei castelli della Malmaison e del Bois-Préau, i due musei napoleonici e africani dell’isola di Aix e la casa museo Bonaparte. “Piuttosto unico. Può essere visto nella galleria tre, modalità appesa”disse il curatore, ammirando il tocco di cioccolato dal piccolo foglio. “Rappresentazioni di interni teatrali risalenti a questo periodo, non molto”ha spiegato la persona che ha coordinato la mostra Celebrazioni e intrattenimento a The Court, alla Reggia di Versailles, nel 2017.

Con un bellissimo spaccato, la mostra fa rivivere anche il teatro di Saint-Gabriel dalle sue ceneri, il cui incendio nel 1927 rese orfani i bambini di Ajacciens.

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Il corso offre anche un luogo ideale per la tradizione popolare, in prima linea con Moresca, questo spettacolo all’aperto che riunisce decine di attori-ballerini e che fa una forte impressione sull’abate Gaudin. Prodotto da Michel Raffaelli, le illustrazioni di Moresca che ha frequentato al Vescovato e che ha raccontato nel suo libro Viaggio in Corsica (1787), annotò gli sforzi coreografici della performance.

Moresca di Vescovato fece una forte impressione sull'abate Gaudin.  - La casa di Bonaparte

Quadrille e giochi di robot sono testimoni delle persone che cercano divertimento. “Quando trovi oggetti e li fai parlare tra loro, è come se rielaborassero la propria storia”, sorridente Elisabeth Caude. Quanto alla musica, la sua onnipresenza si manifesta con lo strumento di punta della festa popolare tra il 17e e il 19e secolo: cetera.

A cura di Albiana, questo catalogo è anche una miniera d’oro. Scritti da Antoine-Marie Graziani, Eugène Gherardi, Xavier Trojani, Michel-Edouard Nigaglioni o Jean-Christophe Liccia, i saggi ben documentati rivelano un’isola ricca di cultura e parti della sua storia poco conosciute.

Dal 14 ottobre al 15 gennaio 2023

Jacqueline Andrus

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