MADRID, 23 settembre. (STAMPA EUROPEA) –
I candidati di vari partiti politici italiani hanno chiuso la campagna elettorale questo venerdì in vista delle elezioni previste per questa domenica, in cui il blocco di estrema destra è il favorito.
Il leader del Partito Democratico (PD), Enrico Letta, ha chiuso il suo ultimo raduno in Piazza del Popolo della capitale del Paese, Roma, confermando di aver fatto campagna per parlare di “Italia futura” e contrapposta a un’Italia futura. passato e divisione. “Vinceremo noi: vivi un’Italia democratica e progressista”, ha detto.
Letta ha detto che, a differenza dei diritti, che hanno scelto di favorire “i ricchi e non i deboli”, idea che ha definito “sbagliata”, i Democratici hanno optato per una riduzione delle tasse.
“Abbiamo preso la decisione di difendere la Costituzione italiana, nata dalla Resistenza e dall’antifascismo. Non permetteremo che quella Costituzione, la più bella del mondo, venga rovesciata dai diritti”, ha aggiunto, secondo il ‘Corriere della Sera’.
Il leader del blocco italiano di centrosinistra ha ringraziato anche il compianto presidente del Parlamento europeo, il socialista David Sassoli, ricordando alcune parole da lui pronunciate: “Noi siamo speranza, quando lottiamo contro ogni ingiustizia, quando non costruiamo muri e costruire muri ai confini”, ha detto Leta.
Intanto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha aperto il raduno del Pd con un primo intervento, ha difeso che domenica sarà una giornata decisiva, poiché il Paese è a un “bivio”. “In ogni scuola ci sarà un voto tra noi e Meloni, tra il futuro e il ritorno al passato”, ha condannato.
All’altro capo dell’Italia, il leader di destra Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d’Italia, ha tenuto una manifestazione a Napoli dove ha assicurato che la sinistra “non ha l’egemonia della cultura, ma l’egemonia del potere”. “Sono preoccupati per il loro intero sistema di alimentazione perché potrebbe finire”, ha detto.
“La sinistra italiana ha girato il mondo sputando sulla sua nazione per cercare di vincere. Questo è inaccettabile. Non ho bisogno di parlare male dell’Italia come ha fatto Enrico Letta in campagna elettorale”, ha assicurato, secondo Rai News.
Tornati a Roma, in Plaza del Santo Apóstol, centinaia di persone si erano radunate per la manifestazione conclusiva del Movimento 5 Stelle (M5S), guidato da Giuseppe Conte, che diceva di dare la festa “da morire”. “Questa scatola è un segno di buona salute”, ha detto.
“La domenica è un giorno importante. Dobbiamo concentrarci sugli indifferenti, su coloro che non credono più nella buona politica. Devono venire a votare per determinare il destino di questo Paese”, ha detto il leader del M5S, ripetendo il suo rifiuto dell’Unità nazionale governo.
Anche Tercer Polo, composto dai partiti Matteo Renzi (Italia Viva) e Carlo Calenda (Acción), ha chiuso la campagna elettorale con una cerimonia di chiusura a Roma, dove il primo ha detto che otterrebbe un “buon risultato”.
Intanto l’italiano Luigi di Maio, leader dell’Impegno civico, ha deciso che “l’opposizione non può essere un obiettivo politico”. “La sua ambizione dovrebbe essere quella di andare al governo, portare avanti le riforme e provare a cambiare il Paese”, ha detto alla fine della campagna.
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