La sensazione di nausea persiste anche con i campioni d’Europa. “Resta sempre all’altezza”, ha detto Iris Schmidbauer su Blickpunkt Sport alla televisione BR: “Se non stai a 20 metri per alcuni mesi, pensi ‘Whoa’”. Il 27enne di Ammersee si sta attualmente assicurando che il pubblico sia a conoscenza dello sport speciale del “climb jumping”.
In agosto, agli Europei di nuoto di Roma, il salto con le rocce è diventato per la prima volta un programma. E Schmidbauer divenne presto il primo campione europeo nella storia del suo sport. Ma non è chiaro come continuerà lo sport o lo stesso Schmidbauer.
Un piccolo bonus di EUR 5.000 EM
Ha ricevuto un bonus EM di € 5.000. Non un lusso vista la lunga e difficile strada verso il titolo. “Non lo faccio per i soldi, lo faccio per passione”, ride. Ma anche prendere parte all’Europeo non è raro. “Sono stato fortunato nel 2019 a fare pubblicità e a guadagnare soldi per vivere per un po’”, ha detto.
Ma andando avanti, continuerà a cercare sponsor. Poiché lo sport non è le Olimpiadi, Schmidbauer è caduto attraverso una rete di finanziamento in Germania. “Naturalmente penserei che sarebbe fantastico se avessimo finanziamenti per lo sport”, ha aggiunto: “Ma sarei più felice con un aiuto sportivo”. Tuttavia, in questo momento, i due non si vedevano da nessuna parte.
Speranza di cliff jumping alle Olimpiadi
Ma gli Europei gli hanno dato una nuova speranza. “Il primo passo è già stato fatto perché siamo nell’Europeo”, ha detto. Non è impossibile che il cliff jumping nel prossimo futuro abbia una possibilità anche alle Olimpiadi. Gli organizzatori olimpici possono incorporare in modo indipendente i singoli sport dimostrativi nel programma.
Se gli organizzatori di Parigi 2024 daranno un’occhiata da vicino all’euforia dei Campionati Europei di nuoto 2022 per lo sport del salto con le rocce, potrebbero iniziare a pensare. Immagini spettacolari sono sicuramente garantite.
L’Italia sta già promuovendo “High Divers”.
Fino ad allora, Iris Schmidbauer guarderà sicuramente altri paesi con invidia ancora un paio di volte. “Purtroppo in Germania non c’è ancora una struttura per questo”, ha detto, riferendosi alla mancanza di fondi: “In Italia hanno già allenatori e finanziamenti per subacquei di alto livello”.
Alla fine però si rilasserà e sicuramente continuerà a saltare, “perché mi piace affrontarlo, mi piace la sfida”. Dopotutto, non lascerà che l’incerta situazione finanziaria lo rattristi: “Sono un sopravvissuto, in qualche modo continuerà”.
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