In un incontro organizzato da Comunione e Liberazione, il presidente della diocesi italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha esortato i laici a “non guardare dal balcone dell’ingiustizia”.
Il presidente dei vescovi italiani, cardinale Matteo Zuppi, ha esortato i laici a non lasciare a casa i propri valori e ad impegnarsi in politica, citando il Papa, facendolo con “amore politico”. Così, evitando l’isolamento, l’individualismo e il nazionalismo.
“Spero che la politica non sia per piacere o per piccoli interessi”, ha detto l’arcivescovo di Bologna al Meeting di Rimini, organizzato da Comunione e Liberazione (CL), presentando un’analisi in cui ha invitato i laici a impegnarsi in politica. , “La più grande forma di carità” ed essere protagonista della vita pubblica, è in linea con il tema del Meeting: “Una passione per l’uomo”, l’espressione di don Luigi Giussani, fondatore di CL.
“La paura di oggi, credo, nasca dall’autoisolamento”, ha sottolineato il cardinale Zuppi, “L’individualismo che sembra darci forza, ci rende quello che siamo, si afferma, anzi ci rende deboli, pieni di paura, ci rende deboli .un altro nemico, un concorrente, qualcuno che non capisco, di cui non capisco nemmeno le domande, per il quale cerco di difendermi e proteggermi”.
Il presidente della diocesi italiana ha messo in guardia dai pericoli di una corrente di nazionalismo, come si è visto in diversi paesi europei oltre che in America. “La paura nasce dall’alienazione: l’individualismo porta al nazionalismo, che è una specie di ‘Grande Ego’ fatto di tanti piccoli ‘I’ isolati”. Con umorismo, invita a guardarci allo specchio “per capire quanto sia stupido Siete.”
Ha anche denunciato i re dei social network che “nell’antropologia digitale alimentano i seguaci e mantengono le apparenze, spesso con grandi e inutili sacrifici”.
Denuncia anche che ‘spruzzo’ di fede viene interpretato come si vuole oa proprio piacimento. “Quanto sono tristi quei cristiani che sono figli di se stessi, che barattano l’individualismo con la maturità, che si oppongono all’appartenenza alla coscienza, alla comunione con la responsabilità, ai legami forti con la libertà interiore”.
Il porporato italiano, che è molto legato alla comunità di Sant’Egidio, gli ha ricordato le trappole del mondo digitale e dei social network che spesso vengono abusati dal mondo politico per fare propaganda.
“Ci sono molti algoritmi su cui a volte ci affidiamo” che spesso dettano il corso degli eventi, spiega Zuppi. Senza passione, lo strumento su cui pensiamo di decidere, in realtà decide e questa è la cosa più disumana.
Il Papa ha anche inviato un messaggio, di recente, all’Incontro di Comunione e Liberazione, in cui invita la comunità cristiana a coltivare l’amicizia sociale non «insegnando lezioni dal balcone», ma «per le strade sostenute da una speranza sicura».+
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