MADRID, 9 agosto (STAMPA EUROPEA) –
I partiti conservatori italiani, guidati da Fratelli d’Italia e Lega, hanno aumentato il loro vantaggio nelle intenzioni di voto dopo un impulso pubblico lanciato a sinistra a causa dello scioglimento del blocco guidato dal leader del Pd. (PD) cercando di formare. , l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta.
I fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Melonia, che ha già rivendicato il diritto a diventare il prossimo presidente del Consiglio, sono risultati i favoriti con il 24,2 per cento, secondo un sondaggio pubblicato martedì dal TG24 di Sky. In totale, la coalizione di estrema destra aggiungerà il 48,2 per cento dei voti, 2,2 punti in più rispetto alla misurazione precedente.
D’altra parte, il potenziale muro di sinistra è arretrato, dal 33 al 28 percento, dopo che il muro di Letta è stato fatto saltare in aria domenica con la partenza di Acción. Il leader di questa formazione, Carlo Calenda, ha reso negativa al PD la mancanza di concessioni e ora sta cercando di riposizionarsi.
Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha chiarito che andrà da solo alle elezioni del 25 settembre, mentre l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi e la sua Viva italiana cercano di invogliare Calenda per un “terzo polo” alternativo che sembra sempre più reale . .
La stessa Calenda si è mostrata disposta a dialogare con Renzi per tessere una “proposta seria”, come ha ammesso nel suo comunicato a Canale 5, e il quotidiano ‘La Presse’ ha dato per scontato il patto, che già dopo la trattativa andava bene. tra i rappresentanti di entrambe le parti.
Dal lato conservatore, Meloni e il leader della Liga Matteo Salvini hanno deriso il “caos” che, secondo loro, sta nel blocco rivale, mentre Forza Italia, formazione di Silvio Berlusconi, hanno presentato questo martedì la campagna con cui aspira a ripristinare parti della terre perse negli ultimi anni a favore di formazioni più radicali.
Berlusconi, invece, tace sul suo futuro politico. “Vedremo”, ha detto a una stazione radiofonica quando gli è stato chiesto della sua potenziale candidatura alle prossime elezioni, dopo che quest’anno ha fallito nella sua candidatura a presidente dell’Italia per mancanza di consenso sulla sua figura.
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