I tedeschi, vincitori di otto dei dodici Europei fino a questo punto interrogati, nell’ultima uscita sono stati spazzati via nei quarti di finale dalla Danimarca, nei sette passati veri i danesi hanno collezionato quattro trionfi, due dalla Germania. Questa volta i tedeschi tengono il passo con il controllo del gioco per la maggior parte della partita. Il gioco inizia con ritmi eccezionalmente alti e tensione dei due gruppi. L’obiettivo principale si presenta al 21. L’organizzazione di Magull che sfrutta un errore di Bruun e Pedersen con un incredibile destro implacabile per Christensen.
La Germania ha tenuto il controllo del gioco per tutto il tempo principale. Nella seconda la Danimarca ha tirato fuori tre migliorie, ma la circostanza non è cambiata molto e al 57° i tedeschi si sono moltiplicati con Schuller che volava di testa su un calcio d’angolo battuto dalla stessa Magull.
Quindi è l’occasione per la Germania di lanciare tre miglioramenti. La partita fa a pezzi, l’arbitro assegna un cartellino giallo a ciascuna squadra, dopo l’ammonizione al 40′ per il tedesco Oberdorf. La Germania segna due obiettivi aggiuntivi. Al 78° con Lattwein, dopo il miglioramento di una punizione, e all’86° Popp salta su una sfiorata di Lohmann.
La partita poi scivola verso la fine ma non senza apprensione: l’arbitro retrocede altri due cartellini gialli, un altro per parte oltre i tempi regolamentari e al 95′ manda il danese Kühl nel ripostiglio per un doppio cartellino giallo. La Germania si afferma come una delle prime scelte per il titolo. L’Italia giocherà domenica alle 21 contro la Francia.
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